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Crisi climatica: cresce la percezione del rischio nel settore finanziario

Il Global Risk Report del World Economic Forum evidenzia come stia crescendo la preoccupazione relativa alle tematiche ambientali

Il World Economic Forum ha pubblicato la quattordicesima edizione del Global Risk Report, uno studio condotto tra esperti e decision-maker dei diversi settori dell’economia globale sulla percezione dei rischi a livello internazionale. Le minacce ambientali dominano l’elenco per il terzo anno consecutivo, sia in termini di impatto che di probabilità. Il rapporto, infatti, offre una prospettiva unica sulle minacce che affliggono il nostro mondo e si concentra non solo sui rischi più probabili, ma anche su quelli che avrebbero a lungo termine l’impatto maggiore. I rischi globali legati alle tematiche ambientali rappresentano 5 dei primi 10 ed è cresciuta in modo drastico la preoccupazione relativa al cambiamento climatico.

La risposta per affrontare gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici, secondo gli esperti intervistati, è del tutto inadeguata: “l’insuccesso della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici” infatti si trova al secondo posto nell’elenco del report, e crescono le preoccupazioni degli intervistati in merito al fallimento delle politiche ambientali. Il rapporto afferma: “i risultati dell’inerzia climatica stanno diventando sempre più chiari. Il ritmo accelerato della perdita di biodiversità è una grande preoccupazione”. Un rapporto del WWF dello scorso anno ha evidenziato l’entità della sfida che stiamo affrontiamo – ad esempio rispetto alle perdite nelle specie di vertebrati che si attesta in media intorno al 60% tra il 1970 e il 2014. I rischi posti dalla nostra crescente dipendenza dalla tecnologia, nonché i rischi per l’economia globale e i rischi sociali e geopolitici sono comunque grandi preoccupazioni in termini di probabilità e impatto.
In termini di rischio per la società, le crisi idriche, definite come “un significativo declino della qualità disponibile e della quantità di acqua dolce, con conseguenti effetti nocivi sulla salute umana e / o sull’attività economica” sono una preoccupazione che caratterizza entrambe le liste – al numero quattro per impatto e nove per probabilità.

crisi idrica
Foto iStock-Getty Images

La maggior parte degli intervistati prevede quest’anno rischi crescenti legati a “scontri economici tra grandi potenze” (91%) e “erosione di regole e accordi commerciali multilaterali” (88%). La volatilità dei mercati finanziari e il rallentamento della crescita globale fino al 2018 sono evidenziati dagli autori e dalle ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale.

L’evoluzione del quadro di rischio negli ultimi anni è infine molto interessante. Nei primi anni della crisi (2008-2010) i fattori considerati maggiormente rischiosi avevano una natura economica. Poi, a partire dal 2011, progressivamente si sono invece acuite le preoccupazioni relative all’ambiente, sia come probabilità di accadimento (likelihood) che come impatto a livello globale (impact).

Judith Jaquet

Mi sono laureata con lode in Letterature straniere, indirizzo in Scienze della Comunicazione, con una Tesi in Linguistica generale, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia (Albo dei professionisti) dal 2008, dopo aver frequentato il Master in Giornalismo Campus Multimedia dello Iulm. Lavoro nella redazione di Meteo Expert dal 2011 e mi occupo della gestione dei contenuti editoriali sul web e sui social network. Conduco le rubriche di previsioni meteo in onda sui canali Mediaset e sulle principali radio nazionali.

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