In Kenya il prezioso l’impianto a energia solare che rende potabile l’acqua dell’oceano
Il dissalatore solare produce fino a 75 mila litri di acqua ogni giorno
Un nuovo impianto alimentato ad energia solare garantisce l’accesso all’acqua potabile alla popolazione del territorio di Kiunga, in Kenya. A progettare e costruire il primo impianto a energia solare di desalinizzazione dell’acqua dell’oceano in Kenya è stata l’Ong GivePower. Il Solar Water Farm, così si chiama il dissalatore, garantisce acqua pulita a chi prima doveva percorrere 1 ora di cammino per raggiungere l’unica fonte, un pozzo di acqua sporca e contaminata.
Hayes Barnard, fondatore e presidente di GivePower, è stato uno dei dirigenti della SolarCity, azienda che produce pannelli solari e che è stata acquisita dalla Tesla di Elon Musk nel 2016. L’imprenditore ha sempre l’ambizioso obiettivo di rendere l’energia solare accessibile a tutti ma anche quello di fornire acqua potabile a chi non ne ha accesso.
Una persona su 3, nel mondo, non ha ancora accesso a fonti di acqua pulita per bere, cucinare o lavarsi. Oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso a servizi di fornitura di acqua potabile. Lo rivela l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Unicef. Ogni anno, la scarsa igiene insieme alla mancanza di acqua potabile e pulita causa la morte di 800 mila persone. Inoltre entro il 2025, metà della popolazione globale vivrà in zone aride e trasformate dalla siccità.
Il dissalatore sfrutta i 50 kW prodotti dai pannelli solari e immagazzinatati nelle batterie Tesla Powerwall, per trasformare l’acqua dell’oceano in acqua pulita e potabile. Ogni giorno l’impianto, costato circa 500 mila dollari, può produrre dai 50 fino a 75 mila litri di acqua potabile, 24 ore ore su 24. Ciò significa che circa 25 mila persone possono utilizzare questo impianto ad un costo incredibilmente inferiore rispetto al prezzo dell’acqua in bottiglia. La qualità e quantità di acqua prodotta tra l’altro, a quanto riferisce la ong, è superiore ai tradizionali impianti di dissalazione ma soprattutto non ha impatti ambientali negativi.
Ora GivePower sta raccogliendo fondi per costruire nuovi impianti in altre zone in cui le persone non hanno accesso all’acqua potabile e da aree colpite da prolungati periodi di siccità. Il prossimo impianto della Ong, capace di produrre circa 90 mila litri di acqua ogni giorno, verrà installato ad Haiti dove l’80% dei residenti non ha accesso ad acqua potabile.
Non è il primo dissalatore alimentato da energia solare: a febbraio di quest’anno ne è stato inaugurato uno a Città del Capo, il primo del Sud Africa; in primavera ne è stato costruito uno in India, in un villaggio dello stato di Rajasthan. Anche Dubai ha dichiarato di volerne costruire uno entro fine anno: secondo la DEWA (Dubai Electricity and Water Authority) sarà capace di generare 454 mila metri cubi di acqua potabile ogni giorno entro il 2024.