Petrolio, Goldman Sachs taglia i fondi per le trivellazioni nell’Artico
Una scelta dettata dall'urgenza di contrastare i cambiamenti climatici e difendere l'ambiente, dice la banca
La banca d’investimento statunitense Goldman Sachs ha annunciato che non finanzierà più società che gestiscono l’estrazione e la ricerca di petrolio nel mar Glaciale Artico.
Una mossa che fa di Goldman Sachs la prima grande banca americana a rinunciare del tutto al finanziamento di esplorazioni e trivellazioni per l’estrazione di petrolio nell’artico, per difendere l’ambiente e contrastare l’emergenza climatica. La banca che più di tutte finanzia le attività di ricerca e di estrazione di petrolio nell’Artico è la JP Morgan Chase.
Leggi anche: Banche e crisi climatica, il vero nodo da sciogliere per ridurre le emissioni
Nel suo annuncio, Goldman afferma che la banca «rifiuterà qualunque transazione di finanziamento che supporti direttamente nuova esplorazione artica upstream per scoprire o sviluppare giacimenti di petrolio» e denuncia la fragilità dell’Artico, colpito da un riscaldamento doppio rispetto al resto del pianeta.
Mentre Goldman Sachs sostiene che dietro la sua mossa ci siano motivazioni legate all’ambiente, secondo il Guardian ci sarebbe anche altro: già nel 2017 – scrive il quotidiano britannico – uno degli esperti di risorse naturali della banca aveva detto che investire nei giacimenti del Texas e del New Mexico era più conveniente, perché qui l’estrazione di petrolio è meno costosa e più semplice.
Che sia incontaminato o meno da altri interessi, l’impegno per l’ambiente sembra essere effettivo. La banca riconosce in modo esplicito il consenso scientifico che ormai regna sui cambiamenti climatici, definiti come «una delle più importanti sfide ambientali del ventunesimo secolo», e annuncia l’intenzione di investire 750 miliardi di dollari in dieci anni in attività finalizzate al contrasto dei cambiamenti climatici e alla promozione di una crescita inclusiva.
Goldman Sachs ha inoltre fatto sapere che non investirà più in alcune miniere di carbone per la produzione di energia elettrica, in nessuna parte nel mondo. In particolare, lo stop ai finanziamenti arriva per le società che non si stanno impegnando nella diversificazione di attività finalizzata a un graduale abbandono dei combustibili fossili.
Leggi anche: Banca europea investimenti: stop finanziamenti ai progetti con combustibili fossili