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Mancano 100 secondi alla Fine del Mondo secondo l’Orologio dell’Apocalisse

Le lancette non sono mai state così vicine al punto finale

Secondo l’Orologio dell’Apocalisse siamo a 100 secondi dalla Fine del Mondo. Il rischio di un collasso della civiltà non è mai stato così alto: colpa di armi nucleari e della crisi climatica che rendono il Mondo un ambiente «profondamente instabile». Manca sempre meno all’Apocalisse: 100 secondi sono il punto più vicino mai raggiunto dall’anno della sua creazione, il 1947. L’iniziativa nacque all’inizio della Guerra Fredda su iniziativa degli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago. Il “Doomsday clock” misura e simboleggia il pericolo di una ipotetica fine del mondo.

Secondo gli scienziati viviamo in un Mondo «profondamente instabile», in cui regna la confusione creata dalle fake news, e che va incontro a due grandi minacce: la crisi climatica e l’uso di armi nucleari. Rachel Bronson, presidente e Ceo del Bulletin ha dichiarato: «Non parliamo di ore, minuti, ma di secondi. Una vera emergenza, ci troviamo in uno stato assolutamente inaccettabile delle questioni mondiali che ha eliminato qualsiasi margine di errore o possibilità di ulteriori ritardi».

«Il mondo ha bisogno di svegliarsi. Il nostro pianeta affronta due minacce esistenziali simultanee», ha detto Mary Robinson, presidentessa di un gruppo indipendente chiamato The Elders, prima socialista a diventare capo dell’Irlanda ed ex alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Secondo Robinson i Paesi che non mirano ad eliminare le emissioni di gas serra che riscaldano il pianeta e sfruttano invece i combustibili fossili stanno «condannando a morte l’umanità».

Nel 2018 e 2019 l’orologio segnava 2 minuti all’Apocalisse. Il punto più lontano dalla “fine del Mondo” venne raggiunto alla fine della Guerra Fredda: le lancette allora segnavano 17 minuti alla mezzanotte.

 

 

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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