Questo inverno anomalo sta mostrando i suoi effetti negativi anche sul fronte della siccità.E l’elenco dei danni sul territorio sembra un bollettino di guerra. Dopo un gennaio estremamente secco in cui, secondo le elaborazioni del meteorologo Simone Abelli, sono mancati circa i tre quarti delle piogge/nevicate rispetto alla norma, febbraio è iniziato sotto il segno di temperature fuori norma e pochissime piogge. Secondo i dati Isac Cnr il l’anomalia di dicembre e gennaio è di 1,65 gradi (1,9°C a dicembre, il secondo più caldo dal 1800, e 1,4°C a gennaio) rispetto alle medie 1981-2010 mentre il 2019 si è chiuso con un’anomalia di +0,96°C, risultando il quarto anno più caldo per il nostro Paese dal 1800 a oggi. Questo inverno sconvolto sta segnando il territorio con grosse difficoltà nelle campagne dovute alla siccità con danni alle coltivazioni e ai pascoli.
Fioriture anticipate dalla Liguria alla Sicilia
In diverse regioni italiane si registrano fioriture anticipate: le mimose sono già fiorite da settimane in Liguria, così come i mandorli in Sicilia e Sardegna dove iniziano a sbocciare anche le piante da frutto. Secondo Coldiretti in Abruzzo “sono in fase di risveglio, con un anticipo di circa un mese, gli alberi di susine, pesche mentre gli albicocchi in Emilia e in Puglia hanno già le gemme”. Le primizie sono già in vendita in anticipo di un mese sui banchi dei mercati. Il caldo anomalo ha sconvolto i tempi della natura anche nel Lazio e in Puglia e le fragole sono già pronte al consumo con settimane di anticipo.
In Puglia disponibilità idrica dimezzata.
L’assenza di piogge significative ha messo a dura prova le campagne e in Molise i terreni secchi seminati a cereali rischiano di non far germogliare ed irrobustire a dovere le piantine.
In Puglia – aggiunge Coldiretti – la disponibilità idrica è dimezzata negli invasi rispetto allo scorso anno secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Anbi che registra difficoltà anche in Umbria con il 75% di pioggia in meno rispetto allo scorso anno caduta nel mese di gennaio ed in Basilicata dove mancano all’appello circa 2/3 delle risorse idriche disponibili rispetto a febbraio 2019.
In Sardegna il Consorzio di Bonifica di Oristano ha predisposto il servizio straordinario di irrigazione di soccorso per il perdurare dell’assenza di precipitazioni per garantire acqua ai distretti colpiti dalle grave siccità con colture in sofferenza.
L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.
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