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Da caldo anomalo a freddo e neve in pochi giorni? La situazione

Ad Aosta passeremo da un clima quasi estivo con 26°C raggiunti ieri, al freddo e alla neve tra mercoledì e giovedì

Anche la giornata di ieri è stata insolitamente mite, con valori massimi che hanno anche superato i 20°C. L’anomalia più evidente si è avuta in Valle d’Aosta, dove nel capoluogo la temperatura massima ha raggiunto un picco di  25.9°C.

Ma cosa succederà nei prossimi giorni? Un fronte di aria fredda investirà il nostro Paese tra mercoledì e giovedì. In questa fase vivremo un deciso rinforzo dei venti un po’ su tutta Italia con un crollo delle temperature: da valori tipicamente primaverili, si passerà entro giovedì a temperature più normali per il periodo e in linea con le medie climatiche di febbraio.

Dopo i 26 gradi raggiunti domenica ad Aosta, oggi la temperatura sarà ancora decisamente mite con valori massimi di 18°C. Domani si potrà già osservare un lieve calo con massime intorno agli 11 °C, fino a giungere alla giornata di mercoledì, quando il calo sarà netto: previsti infatti 3.3 °C. In pratica 22 °C in meno nel giro di tre giorni.

Caldo anomalo

La giornata di domenica è stata caratterizzata da caldo anomalo un po’ in tutte le regioni d’Italia. Le anomalie più evidenti si sono registrate al Nord, con temperature massime in media di 15-16 °C e punte di 25 appunto in Valle d’Aosta. I valori massimi stagionali per le regioni del Nord normalmente dovrebbero essere intorno ai 10 °C, dunque si sono registrati 5-6 °C in più della media.

Per le regioni del Centro e del Sud, Isole comprese, la temperatura massima stagionale dovrebbe rispettivamente trovarsi intorno ai 12 e 14 °C. Ieri in diverse zone del Centro Italia si sono registrati valori massimi tra i 14 e i 16 °C mentre a Termoli, in provincia di Campobasso in Molise, si è avuto un picco di 19 °C.

Al Sud 19 °C nel nord della Puglia, 16° C a Lecce così come a Lamezia Terme, in Calabria. In Sicilia, sempre nella giornata di ieri, temperature massime di 16 °C a Messina e Trapani, 21 °C a Catania. In Sardegna registrati 20 °C a Olbia e 19 a Cagliari.

Irruzione di aria fredda: cosa succederà?

A metà settimana un nucleo di aria fredda raggiungerà l’Italia insieme a una rapida perturbazione. Il tempo tenderà a peggiorare soprattutto al Nordest e al Centro-sud e il contrasto tra l’aria più fredda in arrivo e quella più calda al suolo potrà favorire anche lo sviluppo di temporali.

Mercoledì, in particolare, dovremo fare massima attenzione al vento: soffieranno venti in prevalenza occidentali e le raffiche potranno raggiungere gli 80/100 km/h di velocità. Sarà ventoso anche in pianura al Nord-Ovest per il Foehn e venti di caduta dall’Appennino verso le regioni adriatiche e ioniche.
In giornata vedremo gli effetti della nuova perturbazione con piogge e locali temporali su Friuli Venezia Giulia, Veneto orientale, Romagna, Toscana, Marche e Sardegna.

Tornerà la neve sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale. Sulle Alpi occidentali la neve arriverà fino al fondovalle.  Temporali di neve saranno possibili sui rilievi friulani a fino a 600 metri. Nevicate anche sull’Appennino settentrionale oltre i 1000 metri.
A fine giornata la fase instabile raggiungerà anche le zone interne del Centro e il basso Tirreno con nevicate sull’Appennino dai 700 ai 1000 metri su quello centrale e dai 900 ai 1200 metri su quello meridionale. Il primo calo termico si verificherà sulle Alpi, mentre altrove avremo leggeri rialzi soprattutto sul versante adriatico e sui settori ionici. Il calo termico sarà più sensibile a partire da giovedì.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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