Devastanti i numeri degli incendi in Australia: un quinto delle foreste raso al suolo
I dati arrivano da una recente ricerca pubblicata nell’edizione speciale di Nature Climate Change
Un dato che non ha precedenti nella storia. Ben un quinto delle foreste australiane è stato raso al suolo dagli incendi. Non vi sono numeri simili, se si esaminano gli ultimi due decenni, in nessun altro continente (il record parlava di un 8-9% di foreste bruciate, nel caso limite delle aride foreste latifoglie tropicali e subtropicali in Asisa e Africa). A dirlo è la recente ricerca pubblicata nell’edizione speciale di Nature Climate Change: lo studio è stato focalizzato sui roghi che nell’ultimo periodo hanno messo in ginocchio l’Australia. Il risultato non lascia adito a dubbi: il 21% della superficie totale di foreste è stata bruciata nell’arco degli ultimi mesi. Resta esclusa da questo drammatico bilancio la Tasmania.
E purtroppo il bilancio è destinato ad aggravarsi, essendo ancora in corso alcuni roghi. Il responsabile della ricerca, Matthias Boer, afferma: “Siamo certi che si tratti di un dato senza precedenti”. Nello studio pubblicato su Nature Climate Change sono presenti anche i pareri di altri illustri scienziati a livello internazionale. La causa principale di queste devastazioni pare sia da ricercarsi nelle temperature da record che hanno caratterizzato il 2019.
Andrew King, docente di scienze del clima all’Università di Melbourne, ha scritto un altro articolo nel quale esamina il ruolo della variabilità climatica e della siccità. King afferma che le conseguenze dell’estrema siccità, del caldo e degli incendi sono state ben documentate. “Mentre possiamo affermare con sicurezza che il cambiamento climatico causato dall’uomo ha amplificato le ondate di caldo estreme che sono state osservate questa estate, l’influenza del cambiamento climatico causato dall’uomo sulla siccità e sugli incendi in Australia è molto più difficile da dimostrare: la variabilità del clima naturale gioca un ruolo comunque molto importante“.
“L’Australia è ora un esempio lampante in merito ai cambiamenti climatici di tutto il mondo”, dice James Collet, docente di psicologia presso la School of Health and Biomedical Sciences della RMIT University. “Possiamo solo sperare che l’impatto psicologico degli incendi contribuisca ai mutamenti politici, economici, industriali, scientifici e sociali necessari per gestire i cambiamenti climatici e creare un mondo finalmente sostenibile“.