Inverno anomalo in tutta Europa: mai così caldo a Mosca, Stoccolma e in Francia
La stagione invernale è stata caratterizzata da temperature eccezionalmente miti su gran parte del nostro continente
L’inverno meteorologico appena concluso è stato uno dei più caldi della storia in Europa. La stagione invernale nel nostro Continente è stata infatti condizionata dalla presenza di un vortice polare da record. In attesa delle statistiche d’insieme, raccolte da Copernicus e dalla NOAA, possiamo osservare le anomalie riscontrate a livello nazionale e locale.
I mesi di dicembre, gennaio e febbraio, sono stati i più caldi dall’inizio del XX secolo in Francia, dove la temperatura media è rimasta ben 2,7 °C più alta della media climatica calcolata tra il 1981 e il 2010. Un inverno anomalo in cui, secondo l’analisi di Meteo France, non è mai arrivata una vera e propria ondata di freddo.
Ha fatto caldo anche a Mosca, dove per la prima volta nella storia, la temperatura media del trimestre più freddo dell’anno è rimasta sopra lo zero.
La temperatura media dell’inverno è stata di +0,2°C, ben 6,3°C più alta del normale, ossia della media 1981-2010. Un fatto davvero incredibile che ha stracciato il record precedente del 1961, superandolo di ben 3 gradi.
In Svizzera febbraio si è chiuso con una media nazionale di 1,6 °C che lo rende il secondo più caldo dall’inizio delle misurazioni sistematiche nel 1864, superato solo dal febbraio 1990 con 2,1 °C.
In Austria l’inverno meteorologico 2019-2020 è stato +3,1°C più caldo della media 1981-2010. A Vienna la temperatura media dell’inverno è stata di 4,3 gradi, ben più elevata della norma che dovrebbe essere di 1,5 gradi. Ad Innsbruck si è chiuso il secondo inverno più caldo della serie storica che ha inizio nel 1777.
L’inverno è stato particolarmente mite anche sui Paesi della penisola scandinava. Dopo un gennaio di caldo record in Svezia, a Stoccolma si è chiuso l’inverno più caldo di sempre, ossia dal 1756: non c’è mai stato un inverno così mite in 264 anni di storia. Situazione anomala anche in Finlandia, che ha visto un inverno mite da record, il più caldo dall’inizio del XX secolo: le temperature sono rimaste circa 7 gradi più alte della norma nella parte orientale del Paese, e di 2-3 gradi più alte in Lapponia. A Helsinki è la prima volta che durante i mesi di gennaio e febbraio non si sono mai registrati accumuli significativi di neve.
The snow depth in Helsinki Kaisaniemi was still 0 cm today, which means that we have just experienced the first Jan-Feb period on record without any measurable snow in Helsinki.
I think that's quite extraordinary. pic.twitter.com/Yp9RuE5DnA
— Mika Rantanen (@mikarantane) February 29, 2020