Territorio

Invasione di locuste: la situazione resta allarmante

Si stanno formando nuovi sciami di locuste tra Kenya, Etiopia e Somalia

L’emergenza del Coronavirus ha messo in secondo piano l’invasione di locuste che sta colpendo soprattutto Kenya, Etiopia e Somalia. Secondo l’ultimo aggiornamento della FAO la situazione resta allarmante: le locuste stanno continuando a riprodursi e si stanno formando nuovi sciami. Si tratta di una minaccia senza precedenti per la sicurezza alimentare e la sussistenza delle popolazioni del Corno d’Africa, dove sta per iniziare la stagione del raccolto.

In Kenya si stanno formando nuovi sciami di locuste e quelle adulte continuano a riprodursi nelle zone centro-settentrionali del Paese. Nuovi sciami, provenienti dalla Somalia, potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione. Anche in Etiopia gli sciami continuano a maturare e a riprodursi.

Le locuste stanno devastando diverse zone anche di Sudan, Eritrea, Arabia Saudita, Yemen, specie lungo la costa affacciata sul Mar Rosso, ma anche Oman, Iraq, Iran, Pakistan e Afghanistan.

L’invasione di locuste è stata favorita dalla stessa configurazione climatica responsabile del caldo record e degli incendi in Australia. Condizioni meteorologiche eccezionali hanno, infatti, favorito la riproduzione in massa delle locuste. Le locuste avrebbero, infatti, trovato condizioni perfette per riprodursi nel sud della penisola araba, raggiunta quest’anno da piogge eccezionali a partire dall’ottobre 2019. La riproduzione delle locuste avviene più facilmente su un terreno sabbioso e umido, con una vegetazione più verde.

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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