In soli 2 mesi il ghiaccio fuso in Groenlandia ha alzato il livello dei mari di 2,2 mm
L'estate scorsa la Groenlandia ha perso 600 miliardi di tonnellate di ghiaccio
La fusione del ghiaccio in Groenlandia durante due mesi dell’anno scorso è stata talmente importante da essere in grado di far aumentare il livello dei mari di 2,2 mm. Le analisi dei dati satellitari hanno rivelato che la Groenlandia ha perso 600 miliardi di tonnellate di ghiaccio durante l’estate dello scorso anno, il più caldo per l’Artico. Lo studio, stato pubblicato dalla American Geophysical Union, è stato realizzato dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA e dall’Università della California.
Il 2019 è stato l’anno più caldo per la regione artica e la calotta artica ha raggiunto la seconda estensione minima più bassa da quando sono iniziate le misurazioni. A differenza delle banchine di ghiaccio in acqua, però, la fusione dei ghiacciai come quello della Groenlandia ha un effetto diretto sull’innalzamento dei mari.
Gli scienziati, grazie ai dati i dati del Gravity Recovery and Climate Experiment della NASA (Grace), hanno calcolato che la Groenlandia ha perso 268 miliardi di tonnellate di ghiaccio in media tra il 2002 e il 2019. Praticamente meno della metà della quantità persa nei soli mesi estivi dello scorso anno.
Più si fonde, più si fonde. Il processo di fusione accelera perché si innesca una reazione a catena: il ghiaccio riflette la luce ma, una volta fuso, lascia scoperto il terreno che, illuminato dal sole, si scalda e fa fondere anche il ghiaccio circostante.
La situazione è peggiorata nell’arco degli ultimi 20-30 anni. Groenlandia e Antartide stanno perdendo ghiaccio 6 volte più velocemente rispetto agli anni ’90. In tutto hanno perso 6,4 trilioni di tonnellate di ghiaccio che ha contribuito ad alzare il livello dei mari e degli oceani di 17,8 millimetri.