Antartide, eccezionale ondata di caldo nel luogo più freddo della Terra
Un po' come il canarino in miniera, l'Antartide ci sta mandando segnali inconfondibili della crisi climatica in atto
Mentre il mondo si concentra giustamente sull’emergenza sanitaria, il clima continua a mostrare evidenti segnali di cambiamento e il caldo anomalo non risparmia nemmeno il luogo più freddo della Terra, l’Antartide. Una ricerca pubblicata su Global Change Biology, ha analizzato gli effetti della recente ondata di caldo che ha interessato il continente antartico.
Ondata di caldo in Antartide: raggiunte temperature record
Nell’estate appena conclusa, la base di ricerca Casey sulle Isole Windmill, ha registrato la prima ondata di caldo per l’area. La prima ondata di caldo si è verificata verso la fine del mese di gennaio: durante l’arco di tre giorni le temperature sono schizzate sopra lo zero, anche durante la notte. Il 24 gennaio il termometro ha segnato temperature mai registrate prima con una massima di 9,2°C, ben 7 gradi più alta della norma degli ultimi 30 anni.
L’arrivo del caldo e di aria più umida ha addirittura portato la pioggia alla Base di ricerca Davis, in un luogo di solito estremamente gelido.
Il caldo successivamente si è concentrato prevalentemente nella Penisola Antartica, abbattendo due record storici nel mese di febbraio. Il primo record di caldo per l’Antartide è stato segnato il 6 febbraio alla Stazione di ricerca Esperanza con una massima di 18,4°C. Solo tre giorni dopo, però, il record è stato battuto alla stazione Marambio sull’isola Seymour, dove il termometro ha segnato addirittura 20,75°C.
Cosa c’è all’origine del caldo anomalo registrato in Antartide quest’anno?
Il buco dell’ozono, che si verifica qui durante la primavera a partire dalla fine degli anni ’70, secondo i ricercatori di solito contribuisce a rafforzare la corrente a getto sopra l’Oceano australe, favorendo così una fase “positiva” dell’Oscillazione Antartica durante l’estate. Ma quest’anno, a causa di un riscaldamento anomalo della stratosfera sopra l’Antartide, il buco dell’ozono si è ridotto e la fase dell’Oscillazione Antartica è quindi diventata più “negativa”.
Altri fattori possono aver contribuito al riscaldamento anomalo dell’Antartide: parliamo, ad esempio, del Dipolo dell’Oceano Indiano, responsabile anche degli incendi in Australia e della proliferazione delle locuste nel Corno d’Africa.
Che effetti ha avuto sull’ambiente?
L’ondata di caldo e gli episodi di caldo record hanno innescato evidenti cambiamenti dell’ambiente: sulla superficie dei ghiacciai si sono formate pozze, anche molto estese, e ruscelli di acqua e la fusione della neve ha fatto aumentare il livello dei laghi e dei fiumi, fino a farli esondare.
Le oasi antartiche, piccole zone senza ghiaccio che compaiono di solito vicino alle coste, rappresentano lo 0,44% del continente. Si tratta di zone molto importanti, ricche di biodiversità: qui, infatti, compaiono laghi e stagni, crescono muschi e licheni, arrivano pinguini, uccelli marini e altri animali invertebrati. Qui i ricercatori, dopo l’ondata di caldo, hanno notati profondi cambiamenti, positivi e negativi.
Da un lato hanno osservato come, alcune zone molto aride sono state inondate dall’acqua che ha fatto tornare verde il muschio, prima grigio e morente. Sotto questo aspetto, la flora, i microbi e gli invertebrati potrebbero aver tratto un apparente beneficio dal caldo anomalo, ma solo nelle zone allagate dall’acqua. Altre zone, infatti, sono diventate ancora più aride durante l’estate.
Dall’altro, invece, ha aumentato lo stress da caldo di flora e fauna. I muschi e licheni, ad esempio, diventano scuri per assorbire la luce del sole e creare un microclima più mite quando la temperatura dell’aria è vicino allo zero. Quando la loro temperatura supera i 10 gradi, però, iniziano a risentirne. E’ quello che è successo, ad esempio, sull’Isola King George, vicino alla penisola antartica: qui la temperatura superficiale dei muschi ha superato i 14 gradi per il 3% del 2019 e per il 12% del 2020.
Antartide come il “canarino in miniera”
Come il canarino in miniera, l’Antartide ci sta mandando segnali inconfondibili della crisi climatica in atto. Il caldo anomalo qui, dove la vita si svolge in condizioni estreme, ha effetti evidenti sull’ambiente: basti pensare al ritiro dei ghiacci, al distacco di giganteschi iceberg con conseguente innalzamento dei mari e con effetti perfino sul clima dei Tropici. Nel luogo più freddo della Terra, queste anomalie e variazioni climatiche stanno provocando profondi cambiamenti, forse ancora più lampanti di quelli che stanno avvenendo anche nel resto del Mondo.