Clean Water Act, sentenza storica alle Hawaii per proteggere l’Oceano
La Corte Suprema si è espressa contro la Contea e l'amministrazione Trump: il Clean Water Act ora si applica anche per gli inquinanti che raggiungono gli specchi d'acqua anche attraverso la falda acquifera
“Sentenza del secolo”, così l’hanno battezzata il gruppo di ambientalisti di EarthJustice: la Corte Suprema delle Hawaii ha rifiutato le argomentazioni della Contea di Maui e dell’amministrazione Trump, secondo cui solo le acque inquinate scaricate direttamente nelle acque navigabili sono regolate dal Clean Water Act.
Il Clean Water Act, legge federale primaria degli Stati Uniti che regola l’inquinamento delle acque, quindi si applica da ora anche a gli inquinanti che raggiungono il mare e altri specchi di acqua anche indirettamente, attraverso le falde acquifere.
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Il caso era stato aperto contro un trattamento di acque reflue dell’isola di Maui della Hawaii che utilizzava pozzi di iniezione per sbarazzarsi ogni giorno di circa 15 milioni di litri di liquami trattati nelle falde acquifere, a meno di un chilometro dalla costa. E parte dei liquami raggiungeva l’Oceano Pacifico. L’amministrazione Trump aveva inviato un documento a supporto della Contea di Maui che gestisce l’impianto, ricordando come la legge non riguardasse gli scarichi di liquami che raggiungono il mare attraverso le falde acquifere sotterranee.