Il riscaldamento globale non si ferma, anzi: la tendenza fino a luglio prevista dalla WMO
La temperatura media globale continuerà ad essere più alta del normale e l'assenza dell'effetto riscaldante dell'ENSO rende tutto ancora più preoccupante
Il riscaldamento globale continua ad aumentare sotto i nostri occhi e le temperature globali resteranno al di sopra della norma anche nei mesi di maggio e giugno. Lo rivela l’ultimo aggiornamento stagionale sul clima globale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO). Il riscaldamento globale continua a giocare un ruolo importante in questo trend e l’assenza dell’effetto riscaldante dell’ENSO rende tutto ancora più preoccupante.
Nel bollettino vengono tenute in considerazioni tutte le variabili climatiche legate, ad esempio, al fenomeno di El Niño e La Niña o al Dipolo dell’Oceano Indiano. Secondo le analisi dall’inizio dell’anno fino a marzo l’ENSO (El Niño Southern Oscillation) e il Dipolo dell’Oceano Indiano sono rimasti in fase neutrale e l’ENSO dovrebbe restare nella norma fino a giugno.
Il trend preoccupa proprio per questo, per l’assenza dell’effetto riscaldante del Niño. La temperatura media globale sta aumentando e raggiungendo livelli record: il mese di Aprile, secondo le analisi del servizio Copernicus ECMWF, è infatti risultato essere caldo quanto l’aprile del 2016, anno segnato da un forte episodio del Niño. E non è andata meglio nei mesi precedenti, con temperature globali record, o ad un passo dal record, a gennaio, febbraio e marzo.
Queste previsioni a lungo termine sono necessarie «ora più che mai – spiega Petteri Taala, segretario generale della WMO – perché temperature e piogge hanno un grande impatto su settori economici chiave e sul sistemi della sanità pubblica, portati allo stremo dalla pandemia».
«Oggi anche i periodi con ENSO in fase neutrale sono più caldi che in passato, e la temperatura dell’aria e della superficie degli oceani è aumentata a causa del cambiamento climatico, con un ricadute significative anche sugli eventi meteo estremi come, ad esempio, i cicloni tropicali e la distribuzione delle piogge».
In particolare tra maggio e luglio ci si aspettano anomalie più elevate alle latitudini tropicali e nell’emisfero settentrionale. Secondo la previsione, la temperatura superficiale degli oceani e dei mari potrà risultare sopra la media nei Tropici (esclusa la zona centrale e orientale del Pacifico), e nelle fasce extra-tropicali.
Sono attese settimane più piovose della norma sulla linea dell’equatore nel settore centrale del Pacifico, sull’Oceano Indiano occidentale e orientale, sull’Australia e suo settori più occidentali dell’arcipelago indonesiano. Precipitazioni sotto la media sono, invece, attese nel Pacifico settentrionale, dai settori tropicali più occidentali fino ai settori extra-tropicali nord-orientali, nel Sud America, nel Caraibi e nel subcontinente indiano.