GreenApes, il social network che fa bene all’ambiente
Scopriamone di più sull'App Green che incentiva comportamenti sostenibili
Con GreenApes i social network si tingono di verde: è tutta italiana la piattaforma digitale che incentiva aziende, smart cities, ONG e comunità alla condivisione e all’apprendimento di comportamenti sostenibili. Si tratta di una B Corp (Benefit Corporation), un’azienda for-profit che pone al centro della propria attività la volontà di creare benefici comuni per l’ambiente e la società, in stretta connessione con le comunità che interagiscono con i propri prodotti e servizi. La mission principale è quella di aiutare il processo di cambiamento verso un futuro più sostenibile; sul sito si legge che essere parte di un network di aziende che lavorano per il cambiamento è la cosa più naturale che si potesse fare. GreenApes lavora per coinvolgere le persone (cittadini, clienti, dipendenti) in stili di vita più sostenibili anche attraverso attività di gamification con veri e propri premi. Si crede fortemente nell’importanza della cooperazione con altre realtà che condividono gli stessi valori, sia a livello nazionale che globale e questo è uno dei motivi per cui la piattaforma è stata creata in modo da essere facilmente integrata con altri servizi, app e software.
“Con GreenApes vogliamo dare un contributo alla diffusione di stili di vita sostenibili e gli elementi social della piattaforma permettono di premiare la condivisione di idee e buone pratiche, dalle più quotidiane alle più creative e questo senso di comunità e cambiamento condiviso è fondamentale per capire che vivere riducendo il proprio impatto ambientale non è un sacrificio, ma anzi, può essere stimolante e divertente” dichiara Gregory Eve, CEO dell’azienda. Sul sito ci sono 3 sezioni: Per me, Per la mia città, Per la mia azienda. Il 78% degli utenti hanno dichiarato che semplicemente usando il social network sono riusciti a cambiare stile di vita. A inizio anno questa realtà è stata anche scelta come piattaforma abilitante dal Comune di Milano per il progetto SharingMI, che rientra all’interno dell’iniziativa europea Sharing Cities, finanziata dal programma H2020 della UE.