La Corrente del Golfo può produrre energia pulita? I test in Florida
Alcune turbine sono state posizionate al largo della Florida e i primi test hanno dato un esito positivo. Non mancano le difficoltà, soprattutto dal punto di vista tecnico
![corrente del golfo per produrre energia](https://www.iconaclima.it/contents/uploads/2020/06/corrente-del-golfo.jpg)
Negli Stati Uniti si sta lavorando a un progetto per generare energia elettrica sfruttando la Corrente del Golfo, la potente corrente oceanica che porta l’acqua calda proveniente dal Golfo del Messico lungo la costa orientale degli Usa, fin verso il Canada. Il progetto è nato dalla collaborazione di un’azienda statunitense, la OceanBased Perpetual Energy, con la Florida Atlantic University.
Sul piatto c’è un investimento di circa 16 miliardi di dollari che si pone l’obiettivo di produrre energia elettrica da delle turbine alimentate dalla Corrente del Golfo: attraverso cavi sottomarini, l’energia verrebbe inviata a una stazione di distribuzione edificata nell’area di West Palm Beach. I primi test hanno avuto un esito positivo: la società ha posizionato alcune turbine a una ventina di miglia al largo della Florida, tra Broward e Palm Beach, e all’inizio di giugno ha affermato che il test è stato un successo: «per la prima volta è stato possibile produrre energia per 24 ore consecutive sfruttando solo il flusso perpetuo dell’acqua», ha annunciato la OceanBased Perpetual Energy.
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Le turbine funzionano in modo simile a quelle utilizzate per produrre energia con il vento: le eliche girano, spinte dalla forza della Corrente del Golfo, attivando un generazione che produce elettricità.
Secondo un rapporto pubblicato di recente, le turbine non danneggerebbero la vita marina, non modificherebbero habitat naturali e non avrebbero un impatto rischioso per il flusso naturale delle acque. Le difficoltà del progetto sono, però, di tipo più tecnico: come ha evidenziato recentemente il Washington Post, non è facile sigillare in modo adeguato le parti elettriche e avere la garanzia che resistano alla corrosione, e le riparazioni subacquee sono tutt’altro che semplici.