Sabbia del Sahara, la nube “Godzilla” è stata la più grande mai registrata [VIDEO]
A giugno gli Usa e i Caraibi sono stati raggiunti da una nube di sabbia del Sahara di portata storica
Soprattutto durante la stagione estiva succede che nubi di sabbia del Sahara si spingano fin sull’Oceano Atlantico, raggiungendo in alcuni casi anche il continente americano. Ma quella che è stata soprannominata “Godzilla“, l’enorme nube che ha raggiunto i Caraibi e il sud degli Stati Uniti nel mese di giugno, rappresenta secondo gli scienziati un evento storico per le dimensioni e la distanza percorsa.
La sabbia del Sahara ha infatti viaggiato nell’atmosfera per circa 8 mila km, spingendosi fin sulla terraferma con una concentrazione ancora notevole. Secondo il Laboratorio oceanografico e meteorologico dell’Atlantico del NOAA, il pulviscolo sahariano era del 60-70% più denso della media: un dato che le osservazioni, iniziate circa vent’anni fa, non avevano mai registrato. L’animazione pubblicata dall’ESA mostra la diffusione dalla polvere tra l’1 e il 26 giugno scorsi:
Anche se la sabbia proveniente dal Sahara può rappresentare una minaccia per la salute dell’uomo, influenzando soprattutto la qualità dell’aria, per l’ecosistema ha un ruolo importante. Come ha spiegato in un approfondimento l’Agenzia Spaziale Europea, la polvere rappresenta una delle principali fonti di nutrimento per il filoplancton: quando cade nell’oceano innesta sulle sua superficie delle fioriture di filoplancton che, a loro volta, forniscono cibo fondamentale la vita marina. La polvere che arriva dal deserto africano influenza perfino la vita in Amazzonia, fornendo nutrienti importanti ai terreni della foresta pluviale.
Tra gli effetti delle “nubi” di sabbia che si spostano dal Sahara sull’Oceano c’è anche quello di mettere “in pausa” la stagione degli uragani: ne abbiamo parlato qui.