Clima, l’Italia ha molta strada da fare: la tabella di marcia per la ripresa
Dall'iniziativa Italy For Climate la roadmap con 40 misure green per mettere l'Italia sulla strada della neutralità climatica in linea con gli obiettivi europei
Italy for Climate, l’iniziativa sul clima promossa dalla Fondazione e da un gruppo virtuoso di imprese (Chiesi, Conou, Davines, e2i, ERG, illy, ING) con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, di ENEA e di ISPRA, in vista della COP26 ha presentato la roadmap tracciata per il clima in Italia e i risultati del rapporto annuale dell’iniziativa.
Fra gli elementi che spiccano nel report, che analizza le dinamiche più recenti osservate in Italia nel campo del clima e dell’energia, c’è la decarbonizzazione. Che è rallentata in modo preoccupante nel nostro Paese, nonostante in Italia si stia già facendo i conti con le conseguenze dei cambiamenti climatici: dopo un decennio di performance positive, con le emissioni diminuite del 27% tra il 2005 e il 2014, dal 2014 e il 2019 si è osservato un calo piuttosto misero, dell’1,6%.
Per correggere la rotta e riportare l’Italia sulla strada giusta per raggiungere l’obiattivo della neutralità climatica entro il 2050, anche grazie ai finanziamenti “green” del Recovery plan, Italy For Climate ha tracciato una tabella di marcia con 40 misure per 7 settori economici: industria, trasporti, residenziale, terziario, agricoltura, gestione dei rifiuti, generazione elettrica.
Perché il Bel Paese entri nel progetto europeo di diventare la prima regione climate neutral al mondo per il 2050 e riesca a ridurre le emissioni del 55 per cento entro il 2030, secondo Italy For Climate è necessario che la produzione di fonti rinnovabili raddoppi. Serve anche migliorare in modo sostanziale l’efficienza energetica, avvertono gli esperti, e mettere in campo altre azioni concrete volte a tagliare anche le emissioni legate non all’energia ma, per esempio, all’agricoltura, all’industria e alla gestione dei rifiuti.
Il rapporto propone sei tipologie di interventi trasversali: introduzione di un sistema di carbon pricing; il passaggio da un modello lineare a uno circolare e rigenerativo; una forte accelerazione nella ricerca e sviluppo e nella diffusione di soluzioni innovative; la semplificazione e la razionalizzazione delle procedure e degli iter autorizzativi; la promozione della cultura della transizione.
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