Dobbiamo decidere se affidarci alla scienza o preferire l’oroscopo
Avete mai notato che le previsioni spesso sono accanto all’oroscopo?
Dobbiamo decidere: vogliamo affidarci alla scienza o preferiamo credere all’oroscopo? Probabilmente, per molti di voi, la risposta potrebbe sembrare banale e scontata. Siamo nel 2020, durante un’emergenza sanitaria in cui alla scienza stiamo chiedendo molti sforzi, attendendo di poterci concentrare di nuovo sulla ben più grave crisi climatica in atto.
Eppure per sapere se il 2021 sarà brutto tanto quanto il 2020 continuiamo a consultare l’oroscopo. Perché lo facciamo? C’è di sicuro un aspetto psicologico profondo che ci porta a ricercare una ragione e una certezza in tutte le pieghe della nostra vita che consideriamo inspiegabili. Ma, in tutta onestà, io sono una climatologa e non ho le competenze adeguate per addentrarmi in questo tipo di analisi. Ma c’è un aspetto che salta subito all’occhio: l’utilizzo che si fa dei media (tv, radio, siti, quotidiani, riviste, etc.) per raccontare il sapere e l’occulto, la scienza e la pseudoscienza, la ragione e la totale irragionevolezza.
Avete mai notato che le previsioni spesso sono accanto all’oroscopo?
Potrei porre all’attenzione molti esempi, ma quello più recente l’abbiamo potuto osservare durante la trasmissione Rai, “Che Tempo Che Fa”, il 19 ottobre 2020. Io ero seduta sul mio divano nuovo (ma riciclato) ascoltando l’intervista di Fabio Fazio a Greta Thunberg. La giovane è impegnata, come sempre, nel ribadire “ascoltate la scienza!”, perché non è mai troppo tardi per agire e migliorare.
Quella del miglioramento è una visione tanto virtuosa quanto speranzosa: come diceva Anna Frank, “è meraviglioso che nessuno abbia bisogno di aspettare un solo attimo prima di iniziare a migliorare il mondo”; a conti fatti, trovare una soluzione totale al problema del cambiamento climatico risulta difficile, ma migliorare non sarebbe difficile affatto.
Dopo Greta Thunberg, arriva in studio la doccia fredda… Paolo Fox. L’esperto è stato invitato per giustificare le calamità del 2020 e rassicurare su un 2021 più sereno (francamente è difficile immaginare il contrario). Non sono stata l’unica spettatrice impietrita, perciò riporto le \parole del mio collega, ben più saggio ed equilibrato di me, Giorgio Vacchiano, Ricercatore presso Dipartimento di scienze agrarie e ambientali, Università di Milano.
“Nonostante i tentativi di Luciana Littizzatto di mettere alla berlina la capacità predittiva dell’oroscoparo nazionale, che per questo 2020 aveva leggermente sottostimato la gravità della situazione mondiale, il nostro eroe continua a difendere il potere previsionale degli oroscopi con frasi imbarazzanti, antiscientifiche, truffaldine, e decisamente pericolose. Una perla su tutte? “Anche in questa situazione, i super ricchi che hanno raddoppiato il loro patrimonio appartengono a segni di terra“. Le implicazioni etiche di questa frase sono estremamente disturbanti. Trovo gravissimo che il servizio pubblico dia spazio a ciarlatani e truffatori di tal risma in questo momento della storia italiana e mondiale, in cui la fiducia nella scienza – e non in magiche previsioni – può fare la differenza tra la vita e la morte di migliaia di persone.“
Non ho altre parole da aggiungere, se non quelle necessarie a ribadire quanto sia necessario (oggi più che mai) non mischiare la scienza con la pseudoscienza, soprattutto da parte di chi ha la visibilità e la possibilità di proporre contenuti.
Occorre ritrovare al più presto questo fondamentale senso di responsabilità.