Situazione allarmante nell’Artico: ghiacci marini mai in queste condizioni ad ottobre
Nella seconda metà di ottobre l'estensione dei ghiacci marini ha raggiunto valori minimi mai registrati prima d'ora in questo periodo dell'anno
Le condizioni della banchisa di ghiaccio artico quest’anno sono veramente allarmanti. Dopo aver raggiunto la seconda estensione minima annuale più bassa dal 1979, da metà ottobre il ghiaccio artico non sta più seguendo il trend di crescita tipico di questa fase autunnale. A metà del mese è stato infatti raggiunto un nuovo record giornaliero negativo per l’estensione della banchisa artica. E da allora l’estensione è rimasta costantemente sotto ogni rilevazione fatta negli ultimi 41 anni.
L’anno nero per i ghiacci artici è il 2012, ma quest’anno non è da meno. I dati sono visibili sul portale del National Snow and Ice Data Center (NSIDC), e sono impressionanti. L’estensione della banchisa ha rallentato la sua crescita nelle ultime settimane, seguendo un andamento molto – troppo – lento. Secondo i dati il ritmo di aumento della superficie di ghiaccio tra il 15 e il 28 ottobre è stato di soli 68 mila chilometri quadrati al giorno, contro gli 81 mila medi normali per il periodo.
Artico, ghiacci marini mai così poco estesi nella seconda metà di ottobre
Tra il 15 e il 28 ottobre l’estensione del ghiaccio marino ha raggiunto valori record, mai raggiunti prima nelle osservazioni satellitari per la fine di ottobre.
La banchisa ad oggi (28 ottobre) si estende per 5,929 milioni di chilometri quadrati. Il record precedente per la seconda metà di ottobre era stato raggiunto l’anno scorso: il 28 ottobre del 2019 i ghiacci artici si estendevano per 6,786 milioni di chilometri quadrati. Ciò significa che oggi la banchisa ricopre 850 mila chilometri quadrati in meno rispetto a 12 mesi fa.
E pensare che secondo la media del periodo 1981-2010 al 28 ottobre dovrebbero esserci già 9,400 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio sopra il Mar glaciale Artico: all’appello rispetto alla media mancano dunque 3,471 milioni di chilometri quadrati, praticamente 2 volte la superficie dell’Alaska o più di 11 volte la superficie dell’Italia.
