L’inquinamento torna ad aumentare: i dati
Le polveri sottili sono in aumento e in diverse zone hanno superato la soglia imposta dalla legge come limite per la salute umana.
In queste giornate di alta pressione, con tempo bello e clima particolarmente mite per il periodo, il rovescio della medaglia è un preoccupante aumento dell’inquinamento. Dopo le piogge che hanno portato a una discesa dei valori nei primi giorni della settimana, il tempo stabile dell’ultimo periodo ha determinato una nuova crescita delle concentrazioni di polveri sottili nell’aria, che sono tornate a superare i limiti in diverse zone.
Secondo i dati resi noti dall’Arpa, l’inquinamento ieri ha superato la soglia dei 50µg/m3 nell’area di Milano (con 53µg/m3 in viale Marche e 66 a Limito di Pioltello) e in diverse altre località lombarde (51µg/m3 nella zona di Cremona, 54 a Casirate d’Adda, 56 a Crema, addirittura 90 a Rezzato, vicino a Brescia).
PM10 oltre il limite anche in Piemonte e in Veneto: nel Torinese (Rebaudengo) sono stati raggiunti i 70µg/m3 , stessa quota registrata a Vercelli, 66 a Casale Monferrato. A Rovigo il PM10 ha raggiunto i 63µg/m3 , inquinamento oltre il limite anche a Padova (59µg/m3 ), Verona e Venezia (dove sono state registrate concentrazioni di PM10, rispettivamente, di 54 e 52µg/m3 ).
Non c’è solo la Pianura Padana: nella giornata di ieri sono state registrate concentrazioni di PM10 superiori al limite anche in Campania (51µg/m3 ad Avellino e 53 a San Vitaliano, nel Napoletano).
Le previsioni per i prossimi giorni non fanno sperare in un miglioramento della qualità dell’aria: l’alta pressione avrà la meglio sull’Italia anche all’inizio della prossima settimana.
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