Svolta meteo tra Natale e Santo Stefano: tornano freddo, vento e neve
Una perturbazione seguita da aria artica riporterà l'inverno sull'Italia: atteso un repentino calo delle temperature, anche di 5-10 gradi
Dopo giornate decisamente miti, tra Natale e Santo Stefano è previsto il ritorno a condizioni meteo più invernali. Vi ricordiamo subito che, trattandosi di una tendenza a 4-6 giorni, l’evoluzione presenta ancora alcuni margini di incertezza. Vi invitiamo pertanto a seguire i prossimi aggiornamenti.
Prime avvisaglie del peggioramento in arrivo nella Vigilia di Natale
Sarà una giornata della Vigilia abbastanza soleggiata sulle regioni del medio e basso Adriatico, lungo lo Ionio, nel sud della Calabria e in gran parte delle Isole. Tendenza a schiarite nella seconda parte del giorno anche al Nord-Ovest a iniziare dal Piemonte. Per il resto prevarranno le nuvole associate ad alcune piogge o pioviggini su Levante ligure, nord della Toscana e Friuli Venezia Giulia, in forma più occasionale anche su est della Lombardia, Veneto e zone interne delle regioni tirreniche. Qualche fiocco di neve sarà possibile oltre i 1400-1600 metri nelle Alpi di confine, inizialmente in quelle della Valle d’Aosta, dal pomeriggio in quelle orientali.
Temperature minime per lo più in ulteriore aumento nelle aree nuvolose e sempre molto miti per la stagione; primi lievi cali nelle massime sulle Alpi più settentrionali, valori stabili o in lieve aumento altrove. Venti meridionali, per lo più di Libeccio, in intensificazione al Centro-Sud e su tutti i mari, fino a forti in particolare sul Ligure. Mari: molto mosso il Ligure, mosso l’alto Tirreno, inizialmente poco mossi gli altri bacini ma con moto ondoso in progressivo aumento nella seconda parte della giornata a iniziare da quelli di ponente e dall’alto Adriatico.
A Natale un fronte freddo investirà l’Italia con aria artica, vento forte e neve fino a quote collinari
Proprio in corrispondenza del Natale l’Italia potrebbe essere raggiunta da un fronte freddo seguito da aria molto fredda di origine artica che abbasserà repentinamente le temperature ad iniziare dal Nord e con un calo anche sensibile, dell’ordine di 5-10 gradi. L’ingresso della perturbazione sul Mediterraneo attiverà forti venti settentrionali, con raffiche anche di burrasca (tra i 60 e i 70 km/h), che accentueranno la sensazione di freddo per effetto “wind chill“.
Sarà una bella giornata di sole al Nord-Ovest, mentre qualche nuvola in più potrà interessare il Nord-Est, con l’arrivo di qualche fiocco di neve in Alto Adige. Altrove, invece, sarà un Natale di pioggia, con fenomeni che andranno ad interessare in modo graduale Emilia Romagna, Centro Italia, regioni tirreniche e Isole maggiori. I fenomeni più intensi potrebbero interessare le regioni centrali adriatiche. Nella giornata di Natale tornerà anche la neve sull’Appennino centro-settentrionale, con quota neve in graduale calo e che, entro sera, potrebbe raggiungere anche quote collinari sui settori centrali.
A Santo Stefano tempo perturbato al Sud e sulle regioni centrali adriatiche
L’arrivo dell’aria gelida si farà sentire soprattutto nella giornata di Santo Stefano, quando al Nord, complici le schiarite, il risveglio sarà particolarmente freddo: le temperature minime qui si porteranno infatti diffusamente sotto lo zero. La giornata sarà caratterizzata da schiarite anche sulle regioni centrali tirreniche. Tempo più nuvoloso e piovoso, invece, al Sud e, nella prima parte della giornata, sulle regioni centrali adriatiche. Non si esclude la possibilità di fenomeni localmente intensi a carattere di rovescio. Anche a Santo Stefano cadrà la neve sull’Appennino, con quota fino a 400-500 metri tra Abruzzo e Molise. Il vento sarà ancora intenso al Centro-Sud, sul Mar Ligure e sull’Adriatico settentrionale.
Nella giornata di domenica 27 dicembre la perturbazione si allontanerà dall’Italia, dando origine alle ultime piogge che interesseranno probabilmente Puglia e basso Tirreno. Seguirà un temporaneo miglioramento delle condizioni meteo che però potrebbe essere interrotto, già ad inizio settimana, dall’arrivo di un’altra perturbazione i cui effetti risultano – ad oggi – ancora molto incerti. Vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti.