Professioni&Clima

Professioni&Clima: una rubrica interamente dedicata ai Climate Jobs

Una nuova rubrica dedicata al mondo professionale che sta crescendo intorno alla lotta al cambiamento climatico e a tutti coloro che vorrebbero farne parte

Il cambiamento climatico è una sfida che interessa molteplici aspetti della nostra società: non solo la scienza come studio del clima, ma è trasversale a molti settori quali ad esempio l’ingegneria, l’economia, la politica, la finanza, l’architettura e la comunicazione.

Negli ultimi anni l’attenzione dei più giovani verso l’emergenza climatica è cresciuta esponenzialmente: ci si aspetta che molti di essi vogliano perorare la causa difesa nel periodo scolastico e universitario anche nel mondo del lavoro, intraprendendo una carriera che permetta loro di dedicarsi alla difesa del clima.

Ben informati?

D’altro canto, però, almeno fino a 7/8 anni fa, la scuola italiana di primo e secondo grado non era nemmeno in grado di presentare il problema del cambiamento climatico: le scienze del clima, dell’atmosfera e degli oceani non rientravano in nessun modo nel programma scolastico, tanto che gli studenti ignoravano addirittura che esistessero tali scienze e che esistessero ricercatori nel mondo impegnati in tali studi. Se il cambiamento climatico non veniva trattato dal punto di vista scientifico, sicuramente non venivano trattate le sue implicazioni economiche e sociali. Difficilmente, poi, agli studenti venivano fornite informazioni su come formarsi per potersi occupare di clima e, ancor di più, informazioni riguardo al mondo professionale che gravita attorno al cambiamento climatico, il quale, a parziale discolpa del sistema scolastico, si è largamente sviluppato proprio negli ultimi anni.

Nuove prospettive

Ci troviamo di fronte, insomma, a un fenomeno emergente e fortemente in crescita: il fiorire di “climate jobs”, posizioni lavorative legate al cambiamento climatico nei settori più disparati. Tale fenomeno, però, rischia di non arrivare alle orecchie degli studenti, di coloro che potrebbero cioè trarre maggiore giovamento proprio dal trovarsi preparati ad intraprendere queste carriere: carriere la cui domanda è in crescita e che permetterebbero anche di seguire la propria etica.

Il nostro contributo

Per questo abbiamo deciso di fornire a tutti coloro che vogliono crescere il proprio futuro nel segno della sostenibilità uno strumento di conoscenza delle proprie possibilità: una rubrica dedicata che proporrà una serie di interviste a professionisti che si occupano, in maniera diretta o indiretta, della mitigazione o dell’adattamento al cambiamento climatico.

Innanzitutto, tale rubrica cercherà di uscire dallo stereotipo: occuparsi di clima non significa necessariamente fare lo scienziato e, in particolare, intraprendere la carriera universitaria. Al contrario, è possibile assecondare le passioni e i talenti di molti: sono “climate workers” persone che si occupano di pianificazione urbana, di strategia aziendale, di finanza, di assicurazioni, di giornalismo e comunicazione, di meteorologia, di tecnologia, di energia, di agricoltura… Ancora, ci sono possibilità per tutti i livelli, dal CEO della maggiore utility italiana al tecnico che installa ed installerà pannelli solari sui nostri tetti; come anche possibilità per chi ha più spirito d’avventura (ad esempio lavorare ai Poli, imbarcarsi su navi oceanografiche) e per chi preferisce invece il lavoro d’ufficio.

In pratica: lavorare e formarsi

Abbiamo scelto di intervistare direttamente i professionisti del settore, così da fornire storie concrete e uno sguardo d’insieme che vada oltre la formazione scolastica, fornendo informazioni dirette sul mondo del lavoro. Per quanto le materie di studio possano appassionare, infatti, fin troppo spesso ci si rende conto troppo tardi che il lavoro a cui i propri studi conducono non corrisponde, nella quotidianità, a ciò che maggiormente ci soddisfa. È essenziale quindi fornire rappresentazioni concrete e, per l’appunto, “quotidiane”: esempi che tanto mancano nelle conoscenze di chi il lavoro se lo deve scegliere e, diciamocelo, le scelte compiute all’alba della maggiore età sono sempre più vincolanti.

Trattandosi, in molti casi, di professioni appena nate, è spesso difficile ricostruire percorsi professionali lineari e predeterminati: questo supporta la nostra scelta e ci spinge ad intervistare anche rappresentanti e studenti delle università e delle scuole professionali che, da pochi anni, hanno iniziato a dedicarsi alla formazione specifica di queste nuove figure. Verrà così fornito un quadro completo ai nostri lettori, che non rischi né di fermarsi alla formazione, né di rimanere cristallizzato al percorso di studio di professionisti che si sono formati magari 20 o 30 anni fa e che risulta oggi poco efficace – un rischio concreto in un settore così giovane.

green job
Fonte: Meteo Expert

 

Elisa Terenghi

Nata a Monza nel 1994, mi sono laureata in Fisica del Sistema Terra presso l’Università di Bologna nel marzo 2019, conseguendo anche l’Attestato di formazione di base di Meteorologo del WMO. Durante la tesi magistrale e un successivo periodo come ricercatrice, mi sono dedicata all’analisi dei meccanismi di fusione dei ghiacciai groenlandesi che interagiscono con l’oceano alla testa dei fiordi. Sono poi approdata a Meteo Expert, dove ho l’occasione di approfondire il rapporto fra il cambiamento climatico e la società, occupandomi di rischio climatico per le aziende.

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