Gli effetti del riscaldamento globale non sono dello stesso tipo per tutti gli animali
Uno studio pubblicato su Nature rivela che gli uccelli patiscono di più rispetto ai mammiferi
Secondo uno studio pubblicato su Science gli effetti del riscaldamento globale non sono dello stesso tipo per tutti gli animali: ci sono specie che riescono ad adattarsi meglio e altre che invece stanno andando verso l’estinzione. Capire come il nostro clima influisca sulle categorie vulnerabili è di fondamentale importanza; prevedere le risposte è però difficile perché le categorie sono complesse e possono adattarsi o rispondere in modi diversi. I ricercatori hanno concentrato le loro osservazioni sul deserto del Mojave che si trova in California, a circa 160 km a nord-est di Los Angeles; si estende per 38.000 km² fra la Sierra Nevada e i monti che chiudono la regione di Los Angeles verso il Pacifico. Le ricerche per misurare i cambiamenti legati al clima nelle comunità di uccelli e piccoli mammiferi hanno riscontrato poche differenze nella ricchezza o nell’occupazione dei mammiferi ma cali significativi tra gli uccelli. Le analisi sono iniziate ai primi del Novecento e queste differenze vengono attribuite alle opportunità microclimatiche: in particolare, i mammiferi possono mitigare gli impatti della temperatura attraverso le tane, mentre gli uccelli sono generalmente più esposti.
“Si prevede che l’elevata esposizione al riscaldamento dovuto ai cambiamenti climatici minacci la biodiversità spingendo molte specie verso l’estinzione. Tale esposizione viene spesso valutata per tutti i gruppi in un luogo dalle proiezioni climatiche, ma le specie hanno strategie diverse per contrastare le temperature estreme. Abbiamo confrontato i cambiamenti nell’occupazione delle specie e la ricchezza a livello di sito di piccoli mammiferi e comunità di uccelli nelle aree protette del deserto del Mojave utilizzando indagini che abbracciano un secolo. Le comunità di piccoli mammiferi sono rimaste notevolmente stabili mentre gli uccelli sono diminuiti notevolmente in risposta al riscaldamento e all’essiccazione. Le simulazioni del flusso di calore hanno identificato una diversa esposizione al riscaldamento per uccelli e mammiferi, che attribuiamo all’uso del microhabitat” queste le parole dell’ecologo Eric Riddell dell’Iowa State University. Fondamentali per questo studio sono state le annotazioni del naturalista Joseph Grinnell che per anni ha studiato il deserto del Mojave, documentando tutte le sue osservazioni, identificando tutte le specie, in particolare uccelli e mammiferi. Dai tempi di Grinnell a oggi la temperatura media del Mojave è aumentata di circa 2 gradi: il team guidato da Riddell ha così confrontato le popolazioni attuali con quelle di un secolo fa, potendo avvalersi di una documentazione sterminata: Grinnell era estremamente preciso nel suo lavoro.