Stiamo perdendo i ghiacciai: anche se raggiungessimo gli obiettivi climatici, entro metà secolo sparirà il 10% del ghiaccio
Un decimo del ghiaccio che forma i ghiacciai di montagna è destinato a sparire nel giro di pochi anni, non possiamo più evitarlo. La notizia arriva da uno studio pubblicato di recente dal Guardian, che avverte chiaramente circa l’inevitabilità di questa perdita. Anche se riuscissimo a raggiungere gli obiettivi previsti dall’accordo di Parigi, infatti, è troppo tardi per salvare tutti i nostri ghiacciai: il 10% sparirà entro la metà di questo secolo, con una perdita di 13.200 chilometri cubi d’acqua che avrà effetti a catena sui delta dei fiumi, altamente popolati, sugli habitat naturali, sull’approvvigionamento idrico e sul livello del mare.
Un disastro che non colpirà tutto il mondo in modo uguale: alcune aree sono infatti più colpite dai cambiamenti climatici. È il caso dell’Europa centrale, del Nord America e delle regioni che si trovano alle latitudini più basse, dove si prevede che la massa dei ghiacciai diminuisca addirittura della metà. Analizzando in particolare la situazione dei ghiacciai di montagna, i ricercatori non hanno incluso nello studio i ghiacci della Groenlandia o dell’Antartide, la cui fusione avanza a ritmi ancora più preoccupanti.
Lo scenario che si profila davanti ai nostri occhi appare tragico, ma non può e non deve scoraggiarci dall’intraprendere con urgenza azioni decisive. Al contrario, come avvertono gli scienziati, se ci sono effetti dei cambiamenti climatici che non possono più essere evitati le azioni che i governi intraprendono oggi possono fare un’enorme differenza per il futuro del Pianeta e di tutta l’umanità.
Il glaciologo Ben Marzeion dell’Università di Brema ha spiegato al Guardian che «quello che vediamo ora in montagna è stato causato dai gas serra due o tre decenni fa». Il ricercatore ha confermato che «è già troppo tardi per fermare la fusione di molti ghiacciai», ma ha sottolineato che è fondamentale essere «consapevoli di come le decisioni prese ora possano influenzare l’aspetto che il nostro mondo avrà tra due o tre generazioni».
Marzeion ha analizzato gli scenari a cui vanno incontro i ghiacciai del mondo in base alle azioni climatiche che possiamo intraprendere oggi e ha calcolato che tra il 2021 e il 2050 si fonderà il corrispettivo di quasi 5 piscine olimpioniche di ghiaccio ogni secondo. E anche se intervenissimo tagliando le emissioni in modo netto questa perdita potrebbe essere a malapena rallentata.
Ma le nostre azioni di oggi faranno la differenza per quanto accadrà nella seconda metà del secolo, e vale la pena di ricordare quanto in realtà quel periodo sia vicino: i bambini nati in questi mesi saranno ancora dei giovani adulti!
A differenza di quanto accade per gli scenari relativi alla prima metà del secolo, quelli che ci rivelano cosa potrà accadere negli anni successivi variano molto in base alle politiche intraprese oggi. Infatti, in uno scenario a basse emissioni si prevede che l’attuale massa dei ghiacciai diminuisce di circa il 18 per cento entro il 2100, mentre in uno scenario ad alte emissioni la perdita potrà avvicinarsi al 40 per cento.