Food Wave: le iniziative in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente
Il programma di appuntamenti rivolti ai giovani nel segno del recupero, dell'importanza di pratiche sostenibili di produzione e consumo alimentare
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente che quest’anno punta sulla necessità del ripristino dell’ecosistema, attivisti e non solo in tutto il mondo oggi sono impegnati in iniziative a tutela della natura. In particolare alle 17:00 inizierà un evento digitale in diretta streaming della Food Wave da Milano e dall’Europa sulle azioni in corso e su quelle che verranno. Saranno coinvolti nello streaming le ONG italiane coinvolte nel progetto, ActionAid Italia, ACRA e Mani Tese, i giovani attivisti di Food Wave e i rappresentanti del Comune di Milano. La parte finale della diretta sarà dedicata al collegamento con il Comune di Maribor, il secondo centro più popoloso della Slovenia dopo la capitale Lubiana che, proprio in occasione di questa ricorrenza, sarà presente con un punto informativo sulle tematiche cibo-clima in uno dei più grandi mercati cittadini e con il Comune di Nea Smyrni, sobborgo di Atene, in Grecia, che coinvolgerà la cittadinanza nella pulizia del sottopasso di Syggrou Avenue e nella realizzazione di un murale per sensibilizzare i giovani rispetto alla tutela dell’ambiente e alla riduzione del consumo di plastica.
Food Wave è una comunità internazionale di giovani attivi in 17 Paesi del mondo che punta a creare una consapevolezza sugli approcci sostenibili al consumo e alla produzione di cibo nelle città, a sostegno degli sforzi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Finanziato dalla Commissione Europea, vuole avere voce in capitolo nelle decisioni istituzionali in modo da poter raggiungere un sistema alimentare globale equo e sostenibile entro il 2030. “Ciò che coltiviamo, mangiamo e rifiutiamo ha effetti significativi sulla nostra salute, nonché sulla giustizia ambientale, sociale ed economica. Crediamo che tutti abbiano diritto alla sicurezza alimentare e climatica; che la malnutrizione possa essere superata e che le comunità dovrebbero poter vivere in armonia con la natura. Il cibo è il nostro potente fattore di cambiamento“. Food Wave ambisce a informare e coinvolgere 15 milioni di giovani attraverso la sua piattaforma web e una campagna digital, supportata da un network internazionale di ambassador e influencers. Gli ambassador Food Wave e i followers dei canali social del progetto oggi sono invitati a condividere in una storia o in un post, con tag @foodwaveproject il proprio consiglio per rispettare l’ambiente a partire dalle scelte alimentari.
Questo pomeriggio partirà ufficialmente una Scuola di Attivismo per ragazzi sotto i 30, organizzata da Mani Tese nell’ambito del progetto Food Wave. 40 giovani leve parteciperanno agli incontri, in presenza a Milano, che avranno l’obiettivo di trovare le connessioni tra cibo, clima e città, stimolando la ricerca di soluzioni virtuose per il territorio e la voglia di mettersi in gioco con il progetto anche dopo la scuola. Mani Tese nasce con l’obiettivo di rafforzare le competenze tecniche e politiche dei ragazzi per costituire un gruppo di contatto tra reti giovanili, associazioni, Ong ed enti locali in vista della Youth COP e della Pre-COP in programma a Milano nell’autunno 2021. Il progetto mira a sensibilizzare i giovani in merito all’importanza di pratiche sostenibili di produzione e consumo alimentare a livello urbano, stimolare l’attivismo e fornire gli strumenti per influenzare le decisioni istituzionali, così che ragazzi e ragazze possano agire da protagonisti nella transizione verso un sistema alimentare sostenibile entro il 2030.
Sia oggi che domani, domenica 6 giugno, allo Scalo Lambrate, Food Wave invita a fare una passeggiata e a postare foto e storie, i seguaci del profilo Igers Milano che seguono il progetto #creiamoilfuturo per raccontare sui social network i cambiamenti di questo posto, simbolo di recupero e riqualificazione.
L’attuale sistema mondiale del cibo è responsabile di un terzo delle emissioni di gas in atmosfera e, allo stesso tempo, è uno dei settori economici più colpiti dal riscaldamento globale. Cambiare i modelli di produzione e consumo di cibo è quindi una delle principali sfide da affrontare nel tentativo di mitigare e adattarci ai cambiamenti climatici in corso. Le città, dove si produce l’80% delle emissioni globali di CO2 e l’80% del PIL, sono i luoghi primari in cui realizzare tale cambiamento.