Lo squilibrio energetico della Terra è raddoppiato: lo studio congiunto Nasa-Noaa
La quantità di calore intrappolato dalla Terra è quasi raddoppiata dal 2005, contribuendo a un più rapido riscaldamento di oceani, aria e terra
Secondo una nuova ricerca della NASA e della Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), la quantità di calore intrappolato dalla Terra è quasi raddoppiata dal 2005, contribuendo a un più rapido riscaldamento di oceani, aria e terra. Si tratta di un aumento senza precedenti.
Il clima della Terra è determinato da un delicato equilibrio tra quanta energia radiativa del Sole viene assorbita nell’atmosfera e in superficie e quanta radiazione termica infrarossa emette nello spazio. Uno squilibrio energetico positivo significa che il sistema Terra sta guadagnando energia, causando il riscaldamento del pianeta.
Il nuovo studio è stato pubblicato di recente sulla rivista Geophysical Research Letters.
Utilizzando i dati satellitari, i ricercatori hanno misurato lo squilibrio energetico della Terra: si tratta della differenza tra quanta energia il pianeta assorbe dal sole e quanta è in grado di disperdere o irradiare nello spazio.
Scientists from @NASA and @NOAAResearch found that the imbalance between energy coming into the system and energy leaving has doubled between 2005 and 2019, further confirmation that Earth’s climate is changing.https://t.co/8DBXyMIz96 pic.twitter.com/lwdsHJ1jh6
— NASA Earth (@NASAEarth) June 15, 2021
Questo squilibrio è quasi raddoppiato tra il 2005 e il 2019, secondo li dati riportati nello studio. Secondo gli scienziati si tratta di una quantità enorme di energia che equivale a quattro esplosioni al secondo della bomba atomica sganciata su Hiroshima.
La Terra assorbe circa 240 watt per metro quadrato di energia dal sole. All’inizio del periodo di studio, nel 2005, irradiava circa 239,5 di quei watt, creando uno squilibrio positivo di circa mezzo watt. Alla fine, nel 2019, quel divario era quasi raddoppiato a circa 1 watt completo per metro quadrato. La maggior parte di questa energia in eccesso (circa il 90%) riscalda l’oceano, mentre il resto riscalda la terra, sciogliendo neve e ghiaccio e riscaldando l’atmosfera.
Lo studio ha evidenziato una diminuzione della copertura nuvolosa e del ghiaccio marino, che riflettono l’energia solare nello spazio, e un aumento dei gas serra prodotti ed immessi nell’atmosfera dagli esseri umani, come metano e anidride carbonica, nonché del vapore acqueo, che intrappolano più calore nella Terra, come fattori di squilibrio.
Il periodo studiato si è sovrapposto alle fluttuazioni del clima che potrebbero aver giocato un ruolo significativo nell’accelerazione, incluso un forte evento di El Niño dal 2014 al 2016, che ha portato ad acque insolitamente calde.