Anno nero per il miele italiano: per il clima estremo crollo del 25% della produzione
Circa la metà del miele venduto in Italia quest'anno viene dall'estero
Il 2021 è un anno nero per il miele italiano. Gli eventi meteo estremi e un andamento climatico anomalo hanno causato la perdita di circa il 25% della produzione nazionale di miele. Un vasetto di miele su quattro dunque è andato perso a causa di siccità, temporali e nubifragi ma anche per l’inverno caldo e la primavera più fredda della norma.
Anomalie ed estremizzazioni del clima che hanno distrutto le fioriture e creato gravi problemi agli alveari. Le api hanno sempre più difficoltà a raccogliere il nettare. Lo rivela Coldiretti sulla base della banca dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
La produzione nazionale quest’anno sarà probabilmente ben al di sotto dei 15 milioni di chili, tra i più bassi degli ultimi decenni. In altre parole circa la metà del miele venduto in Italia quest’anno viene dall’estero”.
Clima, Coldiretti: il clima pazzo sconvolge la natura con l’addio ad un vaso di miele Made in Italy su quattro per il crollo di circa il 25% della produzione nazionale in un 2021 segnato in media da quasi due eventi estremi al giorno pic.twitter.com/88359d0KXq
— Coldiretti (@coldiretti) August 30, 2021
Miele italiano: in Italia oltre 60 varietà
“In Italia- rivela Coldiretti esistono più di 60 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api. Dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino. Secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale miele in Italia ci sono 1,6 milioni di alveari curati da circa 70mila apicoltori dei quali oltre 2 su 3 sono hobbisti che producono per l’autoconsumo”.
Inoltre l’impatto tossico dei pesticidi sulle api e su altri impollinatori è raddoppiato in appena un decennio. Questa escalation è legata a una maggiore “precisione” dei pesticidi: quelli più moderni hanno infatti una tossicità molto inferiore sui mammiferi, compresi gli esseri umani, e sugli uccelli. E sono preferibili anche perché vengono applicati in quantità inferiori.