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Le temperature degli oceani nel 2021 sono state le più calde della storia

Gli oceani hanno assorbito oltre il 90% del calore extra generato negli ultimi 50 anni

Gli oceani si riscaldano sempre di più e nel 2021 hanno fatto registrare le temperature più calde della storia. A stabilirlo è una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Advances in Atmospheric Sciences, che specifica come sia il sesto anno consecutivo in cui viene battuto questo record. Il riscaldamento sempre più rapido degli oceani, spiegano gli scienziati, dipende direttamente dall’attività umana ed è un grande indicatore dei cambiamenti climatici. Sebbene anche la temperatura dell’atmosfera abbia fatto registrare un grande balzo, è meno probabile che i singoli anni siano da record rispetto al riscaldamento degli oceani.

Il 2021 è stato uno degli anni più caldi mai registrati: prosegue l’aumento delle temperature

Oceani, il record di calore del 2021 supera un periodo di record moderno che risale al 1955

La temperatura degli oceani nel 2021 ha fatto registrare un record di calore per i primi 2.000 metri di tutti gli oceani del mondo. Il record dell’anno scorso supera una serie di record moderna che fa riferimento al 1955. Il secondo anno più caldo per gli oceani è stato il 2020, mentre il terzo più caldo è stato il 2019.

Le acque oceaniche più calde stanno aiutando a sovraccaricare tempeste, uragani e piogge estreme, con un rischio crescente di gravi inondazioni. L’acqua riscaldata dell’oceano si espande e divora le vaste calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartico, che collettivamente stanno perdendo circa 1 trilione di tonnellate di ghiaccio all’anno, con entrambi questi processi che alimentano l’innalzamento del livello del mare.

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Gli oceani hanno assorbito più del 90% del calore generato negli ultimi 50 anni

Mentre la temperatura media globale continua ad aumentare a causa delle emissioni di carbonio, della deforestazione e di altre attività gli oceani subiscono il peso maggiore della crisi climatica. Oltre il 90% del calore extra generato negli ultimi 50 anni è stato assorbito dagli oceani. Essi assorbono circa un terzo dell’anidride carbonica emessa dall’attività umana, provocandone l’acidificazione. Questo processo degrada le barriere coralline, sede di un quarto della vita marina del mondo e fonte di cibo per oltre 500 milioni di persone.

Il riscaldamento a lungo termine degli oceani è più sensibile nell’Atlantico e negli oceani meridionali, afferma la nuova ricerca. Tuttavia, il Pacifico settentrionale ha fatto registrare un aumento “drammatico” della temperatura dal 1990 e il Mar Mediterraneo nel 2021 ha chiaramente raggiunto un record di calore elevato.
“Il contenuto di calore dell’oceano è uno dei migliori indicatori del cambiamento climatico”, afferma John Abraham, uno dei coautori dello studio. “Fino a quando non raggiungeremo emissioni nette zero, il riscaldamento continuerà e continueremo a battere i record di calore oceanico, come abbiamo fatto quest’anno”, gli fa eco Michael Mann, scienziato del clima presso la Penn State University e un altro dei 23 ricercatori che ha collaborato alla ricerca.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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