Smog soffoca il Nord Italia: PM10 e PM2.5 oltre la soglia limite per molti giorni consecutivi
La persistenza dell’alta pressione mantiene specialmente il Nord Italia sotto una cappa di smog e nebbie: i livelli di inquinamento atmosferico sono elevati si gran parte della pianura padana, ormai da molti giorni consecutivi.
Smog elevato dal Piemonte al Veneto: la situazione
In Piemonte i livelli di PM10 raggiungono concentrazioni superiori alla soglia limite per la salute umana, fissata a 50 µg/m3 in gran parte delle stazioni di rilevamento Arpa. A Torino il PM 10 si attesta intorno ai 69 µg/m3 e, nella stazione di Torino Lingotto, il Pm10 è sempre stato oltre la soglia dei 50 µg/m3 dal 12 gennaio.
Anche il Lombardia lo smog non accenna a diminuire: le concentrazioni sono oltre la soglia su gran parte dei settori padani, con punte anche superiori agli 80 µg/m3 ad esempio a Rezzato (Brescia), Limito di Pioltello e Valmadrera. A Milano, considerando la stazione Arpa di Verziere, il PM10 è costantemente oltre la soglia dei 50µg/m3 dal 18 gennaio.
Situazione analoga in Veneto, dove in quasi tutte le stazioni di rilevamento Arpa il PM10 risulta oltre la soglia, con punte massime oltre gli 80 µg/m3 a Rovigo e Treviso. A Venezia il PM10 raggiunge concentrazioni di 79 µg/m3 ed è da almeno dal 17 gennaio che il PM10 supera la soglia limite, ad eccezione del 25 gennaio.
Anche in Emilia Romagna il PM10 supera la soglia limite da diversi giorni consecutivi. Gli ultimi dati rilevati dalle stazioni Arpa hanno evidenziato concentrazioni tra i 50 e i 70 µg/m3. I picchi più elevati sono stati rilevati a Bologna, dove dal 18 gennaio le concentrazioni hanno sempre superato la soglia limite, tranne nel giorno 22.
Elevate anche le concentrazioni di PM2.5, il particolato fine ancora più pericoloso per la nostra salute. A Milano Senato il PM2.5 supera la soglia limite da più di 10 giorni consecutivi, con valori medi giornalieri tra i 50 e i 70 µg/m3. La qualità dell’aria è pessima anche a Bologna, dove il PM2.5 raggiunge i 59 µg/m3 e a Torino, dove le concentrazioni hanno raggiunto i 53 µg/m3.
Nei prossimi giorni, sebbene l’alta pressione sia destinata a restare sul Nord Italia, l’attivazione di venti da nord potrebbero spazzare via nebbie e smog, contribuendo a rimescolare gli strati di aria e quindi a ridurre le concentrazioni in prossimità del suolo, specie domenica 30.