Siccità estrema in Africa: 13 milioni di persone rischiano la fame grave
La siccità che va avanti ormai da tre stagioni consecutive ha decimato il bestiame e distrutto i raccolti: nei prossimi 3 mesi la situazione potrebbe peggiorare
È allarme fame nel Corno d’Africa, dove si stanno verificando condizioni di clima secco mai registrate dal 1981. La grave siccità, secondo le stime, potrebbe portare 13 milioni di persone tra Kenia, Somalia ed Etiopia alla fame grave nei prossimi tre mesi dell’anno. A lanciare l’allarme è l’agenzia ONU World Food Programme (WFP).
ALARMING: A devastating drought has pushed 13M people in the Horn of Africa into a hunger emergency. The impacts of conflict & Covid were already wrecking absolute havoc across the region. Now this.
It is a perfect storm. These families need help ASAP. #Ethiopia #Kenya #Somalia pic.twitter.com/q9E3DhLZ5u
— Cindy McCain (@WFPChief) February 9, 2022
Fame e siccità nel Corno d’Africa, tre stagioni consecutive senza precipitazioni stanno distruggendo i raccolti e decimando il bestiame
L’Africa sta pagando a caro prezzo l’impatto dei fenomeni estremi causati dal cambiamento climatico, come per esempio dimostra la violenza con cui l’ultimo ciclone, Batsirai, ha devastato il Madagascar. L’agenzia ONU World Food Programme ha lanciato l’allarme sulla gravissima siccità che sta attanagliando Somalia, Etiopia e Kenia. Tre stagioni consecutive senza precipitazioni hanno distrutto i raccolti e decimato il bestiame, costringendo le famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni e aggravando i conflitti tra le comunità. La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente con previsioni di precipitazioni sotto la media anche nei prossimi tre mesi quando, secondo le stime, circa 13 milioni di persone rischiano di finire in condizioni di grave malnutrizione nel Corno d’Africa.
«La situazione richiede una immediata azione umanitaria e un forte sostegno per costruire la resilienza delle comunità per il futuro»
La siccità ha colpito popolazioni di pastori e agricoltori nel sud e sud-est dell’Etiopia, nel sud-est e nel nord del Kenia e nel sud e centro della Somalia. A render ancor più grave la situazione si aggiungono altri fattori come l’aumento dei prezzi degli alimenti di base, l’inflazione e la bassa domanda di forza lavoro agricolo: tutti elementi che non permettono alle famiglie di acquistare cibo. I tassi di malnutrizione, già molto elevati, rischiano di aggravarsi ancora di più senza un serio intervento umanitario.
Caldo record e siccità, è emergenza in Africa: strage di animali, aumentano sfollati e violenze |
Nello specifico, si stima che in Etiopia 5,7 milioni di persone colpite dalla grave siccità abbiano bisogno di assistenza alimentare. In Kenia, il governo ha dichiarato la siccità un’emergenza nazionale nel settembre 2021: qui le stime parlano di 2,8 milioni di persone bisognose di assistenza. In Somalia si prevede che il numero di persone colpite da insicurezza alimentare acuta aumenterà da 3,5 a 4,6 milioni tra febbraio e maggio 2022 senza assistenza umanitaria. Il WFP si è già mosso attivamente lanciando il Piano di Risposta Regionale alla Siccità per il Corno d’Africa, chiedendo 327 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di 4,5 milioni di persone nei prossimi sei mesi.