Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza: protagoniste e non comparse
Oggi 11 febbraio è la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. La giornata è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 22 dicembre 2015.
L’intento è quello di diffondere e difendere il pieno e paritario accesso delle donne in campo scientifico e tecnologico: la parità di genere è una priorità globale dell’UNESCO.
#WomenInScience are still underrepresented and struggle to get recognition for their achievements.
On 11 February, take a stand with UNESCO and UN Women to end gender bias that holds girls back from pursuing a career in #STEM! pic.twitter.com/bBThpU3ljt
— UN Women (@UN_Women) February 10, 2022
Questi sono gli obiettivi che l’ONU si è preposto entro il 2030:
Accesso pieno e paritario e partecipazione per le donne di ogni età alla scienza, alla tecnologia e all’innovazione, così da raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne. La parità di accesso delle donne all’istruzione, alla formazione e alla scienza e tecnologia, alla piena occupazione e al lavoro dignitoso. L’uguaglianza di genere ed emancipazione delle donne come contributo cruciale al progresso in ogni obiettivo e traguardo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’affermazione del ruolo vitale svolto dalle donne per raggiungere lo sviluppo sostenibile e la loro piena partecipazione alle politiche, ai programmi e al processo decisionale di sviluppo sostenibile a tutti i livelli. L’affermazione del ruolo fondamentale svolto dalle donne nelle comunità scientifiche e tecnologiche.
Abbiamo chiesto a Laura Bertolani e Serena Giacomin, scienziate Meteo Expert e autrici per IconaClima di dirci quanto sia importante favorire l’accesso alle materie scientifiche alle donne e alle ragazze e come è nata la loro passione.
“Bambine, ragazze e donne vengono sistematicamente allontanate dalla scienza e dalla matematica durante il loro percorso di istruzione, limitando l’accesso, la preparazione e le opportunità future di entrare nei settori professionali STEM una volta diventate adulte. Questa giornata internazionale, afferma Serena Giacomin – dedicata alle donne nella scienza, serve proprio per ricordarci un pregiudizio esistente e molto diffuso, che ci mantiene lontani dai principi di equità e inclusione che dovrebbero caratterizzare uno sviluppo davvero sostenibile. Ricordiamoci che individuare il pregiudizio e denunciarlo aiuta a mettere a fuoco l’ostacolo e quindi a superarlo con minor difficoltà. Le donne e le ragazze di tutto il mondo contano! E sanno farlo bene e con passione”.
“Ognuno dovrebbe intraprendere il proprio percorso di studi e di vita professionale cercando di seguire il cuore, quindi in base alle proprie passioni, predisposizioni, curiosità, evitando i condizionamenti (o auto-condizionamenti) e le aspettative legate agli stereotipi di genere, ancora un po’ radicati nell’ambito delle discipline STEM.
Trent’anni fa- ci racconta Laura Bertolani- mi sono laureata in Scienze Naturali e ancora oggi sono felicissima di questa scelta, allora sconsigliata da molti e supportata solo dai miei genitori.
Anche se molte scoperte scientifiche importanti sono state realizzate da donne, un tempo le figure di riferimento femminili nel mondo scientifico erano ben poche.
Oggi non mancano modelli che possano essere d’ispirazione per le bambine e le ragazze: da Fabiola Gianotti, direttore generale del CERN di Ginevra, a Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che quest’anno assumerà il comando di una missione sulla Stazione Spaziale Internazionale, e tante altre donne al servizio della Scienza e della Tecnologia.
La ricerca, l’esplorazione, il progresso, lo studio del nostro meraviglioso Pianeta e le azioni da intraprendere per la sua salvaguardia hanno bisogno anche di schemi mentali femminili, del loro intuito, dell’empatia, della sensibilità e del pensiero interconnesso, che permettono di approcciare i problemi e vedere la realtà da diverse prospettive”.