Clima tra i temi chiave al Forum di Davos. Von der Leyen: accelerare sulle rinnovabili
Oggi a Davos l'intervento della Presidente della Commissione Europea. Focus su Russia, clima ed energia
In questi giorni le persone più ricche e quelle più potenti del mondo sono a Davos, una cittadina della Svizzera, per l’incontro annuale del World Economic Forum. L’evento quest’anno è tornato a svolgersi in presenza per la prima volta dall’inizio della pandemia, riunendo politici, personaggi famosi e imprenditori delle aziende più grandi e influenti del mondo per parlare di società ed economia. Il Forum di Davos si è aperto domenica 22 maggio, anche se i lavori sono iniziati effettivamente nella giornata di lunedì, e si chiuderà venerdì 26.
Gli interventi sono tutti raggruppati in 8 temi chiave. Oltre agli argomenti legati all’economia, a Davos si parla anche di questioni come la salute e i diritti, la cooperazione internazionale e il clima.
L’intervento di von der Leyen: accelerare sulle rinnovabili, «trampolino di lancio» per neutralità climatica e indipendenza dalla Russia
Tra gli interventi più attesi della giornata di martedì c’è stato quello di Ursula von der Leyen. In un lungo discorso la presidente della Commissione Europea si è focalizzata principalmente sulla guerra scatenata in Ucraina dalla Russia e sulla transizione ecologica.
L’aumento dei prezzi dell’energia è una diretta conseguenza «dell’imperdonabile guerra di Putin», ha detto von der Leyen, che ha accusato Mosca di voler aumentare la pressione sull’Europa tagliando la fornitura di gas ad alcuni Paesi. Ma «questo comportamento e questa guerra- avverte – hanno avuto il solo esito di rafforzare la volontà europea di liberarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili russi, in fretta».
«Il clima non può aspettare, ma adesso anche le motivazioni geopolitiche sono evidenti».
L’Europa ha già impostato la rotta verso la neutralità climatica, ha detto la Presidente, sottolineando che «il Green Deal europeo è già ambizioso, ma dobbiamo portare l’ambizione su un altro livello».
Von der Leyen ha quindi illustrato il nuovo programma annunciato di recente dalla Commissione Europea, RePower EU: sul piatto investimenti per 300 miliardi di euro per superare la dipendenza energetica da Mosca e accelerare sulla transizione verde.
«L’energia rinnovabile è il nostro trampolino di lancio verso l’azzeramento delle emissioni nette di anidride carbonica. È un bene per il clima, ma è un bene anche per la nostra indipendenza e sicurezza energetica».
La Presidente della Commissione Europea, tuttavia, nel suo intervento ha sottolineato che anche la transizione ecologica comporta la dipendenza da risorse che l’Europa non ha a disposizione. È il caso ad esempio del litio per le batterie, o dei metalli necessari ala realizzazione dei chip. «Per molti di questi materiali dipendiamo da altri Paesi, quindi dobbiamo evitare di cadere nella stessa trappola in cui siamo finiti con petrolio e gas» ha avvertito von der Leyen: «dobbiamo assicurare la resilienza delle nostre catene di fornitura».
La soluzione, spiega, è in partnership solide e affidabili. E l’Europa sta lavorando a queste alleanze, assicura: «insieme possiamo creare interdipendenze più bilanciate».