Crisi climatica: la desolante situazione dell’Appennino senza neve
Il caldo anomalo che ha segnato le ultime settimane (e in generale tutti gli ultimi 12 mesi con il 2022 anno più caldo di sempre) ha colpito in modo particolare l’Appennino. Manca la neve, le temperature a 1500 metri hanno raggiunto i 15 gradi e non è nemmeno possibile spararla. Gli impianti sciistici sono chiusi e molte prenotazioni sono state cancellate.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale a Turismo e Commercio Andrea Corsini hanno chiamato i colleghi di Toscana e Abruzzo per chiedere insieme “un piano straordinario per far fronte a una situazione altrettanto straordinaria”: “Le Regioni – dicono – non possono essere lasciate sole”.
La richiesta è anche quella di un incontro urgente con la ministra Daniela Santanchè. Per risollevare il comparto, puntano su tre leve: investimenti, mutui e liquidità. Al Governo chiedono risorse fresche, posticipo dei mutui e aiuti per impianti di innevamento di nuova generazione. “Dobbiamo dare risposte agli operatori per metterli nelle condizioni di resistere e non abbandonare la montagna di cui sono un presidio importante”, dicono all’unisono. L’anomalia climatica sta cancellando gran parte degli incassi dell’inverno “con effetti – avvertono – che rischiano di essere irreversibili”.
Le Regioni chiedono risorse immediate per compensare, almeno in parte, i danni prodotti da questa anomalia climatica, provvedimenti per posticipare i mutui e aiuti per la sostituzione dei vecchi impianti di innevamento con quelli di ultima generazione che permettono di mantenere la neve artificiale anche a temperature più elevate. L’obiettivo deve essere quello di “cercare di mettere gli operatori nelle condizioni di resistere – concludono – e di non essere costretti ad abbandonare le nostre montagne di cui sono un presidio importante”.
Il Monte Cimone è una delle montagne più apprezzate di tutto l’Appennino, in particolare è uno tra i maggiori rilievi dell’Appennino Settentrionale con i suoi 2.165 metri sopra il livello del mare. In questi giorni è desolante vedere piccole chiazze bianche immerse in aridi spazi marroni.