Thailandia, i cittadini fanno causa dopo la fuoriuscita di petrolio
Alla fine del gennaio 2022 una fuoriuscita di petrolio ha provocato un grave disastro ambientale in Thailandia. Decine di migliaia di litri di greggio sono finiti in mare, e in buona parte hanno raggiunto la costa, provocando seri danno all’ambiente – e al turismo – in particolare nella provincia orientale di Rayong.
ช่วงเย็นที่พบคราบน้ำมัน จนท.บริษัทน้ำมัน พยามเบี่ยงเบนว่า เป็นคราบน้ำมันเก่าจากบอมที่นำมาวางริมชายหาด ก่อนจะโบ้ย ว่าเป็น เขม่าจากเครื่องยนต์เรือ ที่อยู่ในทะเล จน คพ.ลงตรวจสอบ พบว่าเป็นคราบน้ำมั่นที่รั่วกลางทะเล เเล้วถูกสารเคมีทำให้เป็นตะกอนหยาบๆ ไม่มีกลิ่น #น้ํามันรั่วมาบตาพุด pic.twitter.com/r1J4QcnGYp
— ittipat pinrarod (@ittipat_tv) January 28, 2022
Dopo un anno, arriva la notizia che centinaia di abitanti dei villaggi della zona e piccoli imprenditori hanno intentato una causa contro Star Petroleum Refining, PTT Global Chemical e delle agenzie governative: chiedono che coloro che considerano responsabili dei disastro paghino i danni per un valore di circa 140 milioni di euro.
Secondo l’accusa, dietro la fuoriuscita di circa 50.000 litri di petrolio nell’oceano della Thailandia c’è la mancata manutenzione di un oleodotto sottomarino di proprietà di Star Petroleum.
Secondo quanto riferisce l’agenzia Reuters, lo studio legale Rising Sun che rappresenta l’accusa ha affermato che le cause legali includevano anche denunce per la mancata gestione della perdita e per l’uso eccessivo di prodotti disperdenti per ripulire l’acqua.
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