Alluvione Emilia Romagna, oggi massima allerta: ancora piogge intense
Sono ore difficili per l’alluvione in Emilia Romagna, regione ancora oggi alle prese con una fase critica a causa della pesante ondata di maltempo che ha portato sulla zona in meno di 48 ore la pioggia di una intera stagione: la provincia più colpita dall’alluvione è quella di Forlì-Cesena, dove purtroppo si contano anche delle vittime.
Alluvione in Emilia Romagna, tre morti e tre dispersi: situazione critica anche oggi
Tre persone sono morte, una a Forlì, una nel Cesenate e una ritrovata questa mattina in un’auto sommersa nella provincia di Ravenna, tra Solarolo e Castel Bolognese. Altre 3 persone risultano al momento disperse. Le scuole restano chiuse. Sono almeno 390 i vigili del fuoco impegnati per il soccorso alla popolazione. Circa 5.000 abitanti della zona sono stati evacuati a causa del maltempo, sia per le esondazioni dei fiumi, sia in via preventiva. Per l’alluvione ieri è stato evacuato anche il circuito di Imola dove nel fine settimana si correrà il Gran Premio di Formula 1.
“Stiamo tenendo sotto controllo anche le dighe. Quello che andava fatto, lo abbiamo fatto” ha spiegato il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ai microfoni di Radio24. “Siamo pronti a intervenire per far fronte alle prime emergenze. Abbiamo già deliberato 10 milioni di euro per mettere la Regione nelle condizioni di intervenire per le prime spese. Poi andrà fatta una ricognizione più attenta sugli argini da ricostruire e sul sistema idraulico da rivedere, perché bisogna riadattarsi al cambiamento climatico“.
Alluvione in Emilia Romagna: ancora pioggia sulla zona, permane l’allerta rossa
Per la giornata di mercoledì 17 maggio resta in vigore l’allerta rossa della Protezione Civile. In particolare l’allerta meteo rossa per rischio idraulico riguarda Pianura modenese di Secchia e Panaro, Pianura bolognese di Reno e suoi affluenti, Collina bolognese, Costa romagnola, Bassa collina e pianura romagnola, Alta collina romagnola, Montagna romagnola; l’allerta meteo rossa per rischio idrogeologico, invece, riguarda Montagna emiliana centrale, Collina emiliana centrale, Collina bolognese, Montagna bolognese, Bassa collina e pianura romagnola, Alta collina romagnola, Montagna romagnola. Diramata anche una allerta arancione anche su settori di Marche, Campania, Toscana.
L’intenso ciclone, come temuto, ha scaricato al suolo piogge abbondanti, che stanno ancora insistendo sulle stesse zone, e venti intensi con raffiche che hanno superato localmente gli 80 km orari sulle coste romagnole, ostacolando e rallentando il deflusso dei fiumi verso il mare.
Accumuli ingenti: in meno di 48 ore è caduta la pioggia di mesi interi
Nel giro di 32 ore, tra le prime ore del 16 maggio e la mattina del 17 maggio, sono caduti accumuli eccezionali soprattutto tra le province di Forlì-Cesena e Ravenna. Secondo i dati Arpa regionali, a Forlì sono caduti 115 mm, a Imola 125 mm, a Rimini 100 mm e a Bologna 100-120 mm.
Più ingenti gli accumuli sulle colline e sugli Appennini: dall’inizio di questa fase di maltempo sono caduto fino a 240 mm, registrati a Cassiano sul Lamone (provincia di Ravenna) nel bacino del Lamone. Caduti 210 mm a Lodolone (Provincia di Ravenna) nel bacino del Lamone, 165 mm a Cusercoli (Provincia di Forlì-Cesena) nel bacino del Ronco, 174 mm a Voltre (Provincia di Forlì-Cesena) nel bacino del Ronco, 160 mm a Zeno (provincia di Forlì-Cesena) nel bacino del Montone e 135 mm a Pennabilli (Provincia di Rimini) nel bacino del Marecchia.
Si tratta di accumuli davvero impressionanti, che normalmente cadono nell’arco di mesi interi, e che si vanno a sommare agli altrettanto ingenti accumuli della prima intensa fase di maltempo che ha colpito la Romagna ad inizio mese. Secondo i dati storici di Meteo Expert, calcolati tra il 1991 e il 2020, in primavera a Ravenna cadono in media 128 mm, a Rimini 156 mm, mentre a Bologna ne cadono 172.
Nelle prossime 24 ore sono attese ancora piogge localmente intense con accumuli stimati intorno ai 50-60 mm: pioggia che andrà a cadere sulle stesse zone, aggravando la già difficile situazione, specie nelle province maggiormente colpite dall’alluvione.