Trattato Onu sull’inquinamento da plastica: negoziati in corso
Ogni anno 51 milioni di tonnellate di plastica si riversano nella natura. L'inquinamento da plastica sta minacciando la biodiversità del nostro pianeta.
Sono in corso a Parigi i negoziati per il Trattato ONU sull’inquinamento da Plastica. Governi, imprese, scienziati e accademici, attivisti e rappresentanti delle ONG e dei giovani di tutto il mondo partecipano alla seconda riunione del Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC-2) per sviluppare il Trattato globale per la plastica con l’obiettivo di porre fine all’inquinamento a livello planetario. Ogni anno 51 milioni di tonnellate di plastica si riversano nella natura, minacciando la biodiversità del nostro pianeta. Il 40% della spazzatura prodotta nel mondo viene bruciato, di cui il 12% consiste in plastica.
Together, let’s redesign systems to prevent plastic waste.
Together, let’s push for a global agreement to #BeatPlasticPollution.
Together, let’s innovate to reduce, reuse & recycle.We can all do better! Join in this #WorldEnvironmentDay: https://t.co/ENu9UG82kz pic.twitter.com/pb5Yx7S9PA
— UN Environment Programme (@UNEP) May 30, 2023
Plastica: l’obiettivo è arrivare a un Trattato giuridicamente vincolante entro il 2024
Si tratta della fase successiva di un processo iniziato nel febbraio 2022, alla ripresa della quinta sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA-5.2), quando è stata adottata una risoluzione storica per sviluppare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sul questo capillare tipo di inquinamento, anche nell’ambiente marino.
L’obiettivo è completare i negoziati entro la fine del 2024 e creare un trattato globale e giuridicamente vincolante: i Paesi hanno incaricato il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) di convocare e gestire il processo INC.
Il documento sulle opzioni è il risultato della raccolta delle discussioni dell’INC-1 e dei contributi scritti degli Stati membri prima dell’INC-2 e presenta i possibili obblighi e le opzioni per entrambi i paesi con opzioni per misure sia legalmente vincolanti che volontarie che andranno a interessare il suo intero ciclo di vita.
Il trattato dovrà presentare diverse alternative per affrontare l’intero ciclo di vita della plastica e la progettazione di prodotti e materiali riciclabili e riutilizzabili, sottolineando la necessità di una maggiore collaborazione internazionale per facilitare l’accesso alla tecnologia, il rafforzamento delle capacità e la cooperazione scientifica e tecnica.
“Il modo in cui produciamo, utilizziamo e smaltiamo la plastica inquina gli ecosistemi, crea rischi per la salute umana e destabilizza il clima”, ha dichiarato Inger Andersen, direttore esecutivo dell’UNEP. Il nuovo rapporto dell’UNEP (che propone una vera e propria tabella di marcia per arrivare all’80% di plastica in meno nel 2040) traccia una tabella di marcia per ridurre drasticamente questi rischi attraverso l’adozione di un approccio circolare che tenga la plastica lontana dagli ecosistemi, dai nostri corpi e dall’economia”. Se seguiremo questa tabella di marcia, anche nei negoziati sull’accordo sull’inquinamento da plastica, potremo ottenere importanti risultati economici, sociali e ambientali.”