Crisi idrica: a livello globale cresce la domanda di acqua. L’idea innovativa dell’azienda SEAS
Il rivoluzionario sistema integrato in grado di produrre acqua di alta qualità dall'aria
Secondo il nuovo rapporto “The Climate Changed Child” dell’UNICEF, 1 bambino su 3, vale a dire 739 milioni nel mondo, si trova a vivere in aree esposte a livelli alti o molto alti di scarsità d’acqua, con i cambiamenti climatici che minacciano di rendere questa situazione sempre più drammatica. A livello globale si prevede che la domanda di acqua crescerà dai 4.500 km³ del 2010 a 6.350 km³ nel 2030 ma inquinamento, sfruttamento eccessivo, deterioramento delle infrastrutture e cambiamento climatico stanno riducendo l’approvvigionamento idrico esistente. Se pensiamo solo all’Italia, la siccità estrema nel Nord è raddoppiata negli ultimi due decenni, creando un clima che rispecchia sempre più quello dell’Etiopia e del Corno d’Africa.
A tal proposito molte aziende si stanno concentrando su metodi e nuove tecnologie in grado di tutelare l’ambiente e favorire maggiori risorse idriche; in pole position c’è la società svizzera SEAS (Société de l’Eau Aérienne Suisse) con sede a Lugano, uffici negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi Uniti, che ha messo a punto un rivoluzionario sistema integrato in grado di produrre acqua di alta qualità dall’aria. La visione dei fondatori si basa sulla convinzione che sia disperatamente necessaria una soluzione tecnologica alla crisi idrica mondiale: catturando e trasformando l’umidità presente nell’atmosfera si può garantire in qualunque parte del mondo l’accesso a questo bene prezioso.
Il vapore umido contenuto nell’aria viene condensato in acqua distillata, filtrata, sottoposta a un trattamento per eliminare i batteri e successivamente mineralizzata, producendo un prodotto di elevata qualità, paragonabile a quelle migliori destinate al consumo umano sul mercato, disponibile ovunque essa sia necessaria. L’acqua prodotta con questa tecnologia è sicura e meno soggetta ad inquinanti rispetto a quella prodotta con altri sistemi, considerando che l’aria ha una capacità di rigenerazione molto rapida.
“Produciamo acqua pulita e sana dove e quando è più necessaria. I nostri sistemi sono in perfetto equilibrio tra basso consumo energetico, acqua per la vita e consapevolezza e sensibilità ambientale“. Le soluzioni ed i sistemi SEAS sono progettati anche per consentire ai clienti di beneficiare di una notevole quantità di energia termica da utilizzare non solo per la generazione di acqua di qualità dall’aria ma anche per la creazione di acqua calda da rete, aria fredda primaria e acqua fredda da rete. Queste soluzioni determinano elevati risparmi energetici che compensano il costo di energia richiesta per la produzione e quindi si traducono in spese molto competitive o addirittura nulle per litro di acqua con un ritorno economico importante.
La potabilizzazione dell’acqua creata dall’aria è fondamentale: trattamenti di elevato livello tecnologico e qualitativo consentono di ottenere un’acqua sicura e di mantenerla tale nel tempo ed inoltre di customizzarla su richieste specifiche di applicazione ad uso umano, agricolo ed industriale. Si può così portare questo bene prezioso in luoghi remoti dove le condizioni climatiche sono complesse e non esistono fonti idriche o le stesse sono contingentate o non utilizzabili generando problemi alla salute. I sistemi SEAS possono essere alimentati da generatori che utilizzano energia solare, turbine eoliche e altre fonti di energia rinnovabile, riducendo ulteriormente l’impronta di carbonio, ovvero l’emissione di gas climalteranti nell’atmosfera.
L’umidità nell’aria è praticamente illimitata e fornisce una fonte non sfruttata di acqua pulita: ci sono molte aree geografiche con stress idrico che già prevedono che la fabbricazione aria-acqua rappresenterà una percentuale crescente della produzione totale di acqua pulita. SEAS è anche molto attiva nel supportare organizzazioni no-profit come la Fondazione HumaCoo, nei loro sforzi per fornire acqua potabile alle popolazioni svantaggiate che non dispongono delle risorse per soddisfare il proprio fabbisogno idrico quotidiano.