Antartide: estensione dei ghiacci ai minimi per tre anni consecutivi
L'estensione dei ghiacci che galleggiano intorno al continente si è ridotta a meno di 2 milioni di chilometri quadrati per tre anni di fila.
Pessime notizie dai ghiacci dell’Antartide: gli ultimi dati del National Snow and Ice Data Center statunitense confermano che gli ultimi tre anni sono stati i tre più bassi mai registrati per quanto riguarda la quantità di ghiaccio marino che circonda il continente.
Per il terzo anno consecutivo, infatti, la copertura di ghiaccio marino intorno all’Antartide è scesa al di sotto dei 2 milioni di chilometri quadrati. Questa soglia prima del 2022 non era mai stata superata dall’inizio delle misurazioni satellitari che sono iniziate nel 1979. Il 18 febbraio la media di cinque giorni della copertura di ghiaccio marino è scesa a 1,99 milioni di km² e il 21 febbraio si è attestata a 1,98 milioni di km². Il record negativo è stato di 1,78 milioni di km², stabilito nel febbraio 2023.
Contemporaneamente, un team di scienziati di Hobart ha pubblicato sul Journal of Climate uno studio intitolato Observational evidence for a regime shift in summer Antarctic sea ice. L’autore principale, il dottor Will Hobbs, dell’Australian Antarctic Program Partnership (AAPP) dell’Università della Tasmania, ha dichiarato che siamo davanti a un “cambio di regime” cioè un brusco cambiamento nel comportamento di un sistema.
Un coautore dello studio, il dottor Phil Reid del Bureau of Meteorology (un’agenzia partner dell’AAPP), ha dichiarato che gli scienziati stanno ora valutando attentamente se la nuova stagione di gelo – che dovrebbe iniziare a marzo – porterà a una ripetizione dell’allarmante bassa copertura di ghiaccio marino dello scorso inverno. Il ghiaccio marino del continente potrebbe aver subito questo “cambiamento di regime”, probabilmente a causa del riscaldamento dell’oceano sotto la superficie a circa 100 metri di profondità.
In un articolo pubblicato questo mese sul Journal of Climate, gli scienziati hanno esaminato i cambiamenti nell’estensione del ghiaccio marino e dove si formava ogni anno. Esaminando due periodi – dal 1979 al 2006 e dal 2007 al 2022 – i ricercatori hanno scoperto che la quantità di ghiaccio marino è diventata molto più variabile, o irregolare, nell’ultimo periodo.