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Microplastiche sui ghiacciai italiani: l’azienda Ortovox annuncia il suo sostegno alla ricerca

Le attività turistiche e alpinistiche favoriscono la contaminazione ma un abbigliamento tecnico che pensa al Pianeta è possibile

L’azienda Ortovox specializzata in attrezzatura tecnica per attività alpine, ha annunciato il suo sostegno allo studio condotto dal Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con Greenpeace Italia riguardante la presenza di microplastiche sui ghiacciai alpini. La ricerca ha dato particolare attenzione al ghiacciaio dei Forni, il secondo delle Alpi italiane per estensione dopo quello dell’Adamello, ed a quello del Miage in Valle d’Aosta che si origina e scende dal Monte Bianco.

Foto di efPercy05 da Pixabay

Ortovox si impegna fornendo il materiale e l’abbigliamento tecnico necessario durante i progetti di ricerca scientifica e ambientale. L’azienda fondata nel 1980 nelle Alpi Bavaresi, ha sempre avuto come obiettivo primario la protezione delle montagne e di chi pratica alpinismo.

Foto di Walter Frehner da Pixabay

Molte volte abbiamo trattato l’inquinamento da microplastiche che sembra non risparmiare nessun angolo del Pianeta, dalla vetta dell’Everest alla Fossa delle Marianne; gli scienziati italiani si stanno concentrando sulla quantità di queste sostanze tossiche presenti nei giganti di ghiaccio dei Forni e del Miage, due dei più importanti ed estesi ghiacciai dell’arco alpino, tra Lombardia e Valle d’Aosta. Il monitoraggio che ha permesso di evidenziare la presenza di microplastiche in quelle aree è stato effettuato durante una spedizione congiunta tra Greenpeace Italia ed il Comitato Glaciologico Italiano che si è svolta tra fine agosto e inizio settembre 2023 per verificare lo stato di salute di ghiacciai la cui sopravvivenza è sempre più minacciata dalla crisi climatica e dalle attività antropiche, come racconta in dettaglio il rapporto “Giganti in ritirata”. 

Foto di Pete Linforth da Pixabay

I risultati hanno dimostrato che la contaminazione interessa l’80% dei campioni prelevati sul Ghiacciaio dei Forni e il 60% di quelli raccolti sul Ghiacciaio del Miage. Tra le microplastiche individuate le fibre rappresentano oltre il 70%: nello specifico, il cellophane è il polimero prevalente (55%) seguito dal polietilene-polipropilene (35%) e dal nylon (10%).

Foto di gsibergerin da Pixabay

Le attività turistiche e alpinistiche, compresa la presenza di impianti sciistici e di risalita, rappresentano una sorgente di contaminazione locale da plastica. La maggior parte dell’attrezzatura e dell’equipaggiamento tecnico da montagna, per esempio, è infatti realizzato in polimeri plastici e potrebbe contribuire al rilascio di fibre e frammenti.

Ghiacciaio dei Froni, Italia Agosto 2023

Ortovox proprio per tutelare l’ambiente, per l’abbigliamento tecnico si impegna ad usare la lana merino proveniente da fonti sostenibili e a produrre prodotti equi, senza l’uso di PFC. L’azienda già dal 2023 ha raggiunto l’obiettivo di impatto climatico zero e si impegna costantemente per minimizzare la sua impronta ambientale in tutte le fasi, dando priorità alla riduzione rispetto alla compensazione.

Foto di Lasse Holst Hansen da Pixabay

Secondo i dati diffusi da Greenpeace Italia e dal Comitato Glaciologico Italiano, tra il 2008 e il 2022 il Miage ha perso oltre 23 metri di spessore e 100 miliardi di litri di acqua, un quantitativo di poco inferiore all’acqua potabile erogata ogni anno all’intera città di Milano. Mentre per il ghiacciaio dei Forni le misure effettuate nel 2023 hanno permesso di evidenziare una fusione del 15% superiore a quella registrata in media negli anni precedenti, con una perdita di 9 cm di spessore al giorno durante l’ondata di calore della seconda metà di agosto.

Ortovox

Nell’ultimo secolo i ghiacciai delle Alpi hanno perso oltre il 50% della loro estensione e di questa metà circa il 70% è andato perduto negli ultimi 30 anni. Le proiezioni basate sugli scenari climatici suggeriscono inoltre che entro il 2060 fino all’80% della superficie dei ghiacciai italiani alpini sarà scomparsa.

Foto di Pexels da Pixabay

Ortovox ha dichiarato di volere continuare ad impegnarsi per supportare progetti di ricerca e iniziative volte alla protezione dell’ambiente ed alla conservazione dei ghiacciai, riconoscendo l’importanza di tali ecosistemi per il benessere presente e futuro del Pianeta: il suo principale obiettivo è la creazione di prodotti che garantiscano sicurezza per le persone e per l’ambiente.

 

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Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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