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Protezione degli oceani: grandi risultati sono stati raggiunti grazie ai volontari di Sea Shepherd Italia

Mercoledì 15 maggio presso gli uffici milanesi di Green Media Lab, si è tenuta un'importante conferenza stampa sui traguardi centrati nel 2023 da questa importante realtà

Mercoledì 15 maggio presso gli uffici milanesi di Green Media Lab, media relation e digital company certificata B Corp dal 2018, si è tenuta un’importante conferenza stampa sui traguardi raggiunti nel 2023 da Sea Shepherd Italia, la realtà italiana di Sea Shepherd, un’organizzazione internazionale la cui missione è fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani nel mondo intero, al fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie marine. Nata nel 1977 senza fini di lucro, da quasi 50 anni attraverso l’azione diretta, contrasta in modo attivo la pesca illegale, effettua indagini e documenta le violazioni delle leggi a tutela dei mari; è un movimento mondiale con entità nazionali e regionali indipendenti che operano in oltre 20 Paesi.

Conrad ship

La sezione Sea Shepherd Italia è stata fondata nel 2010 da Andrea Morello, volontario di Sea Shepherd internazionale dal 2008, e da sempre agisce in sinergia con le Istituzioni, la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza per vigilare, segnalare e contrastare le attività illegali che deturpano e depredano il nostro mare. Sono in atto delle missioni specifiche: Operazione SISO, Operazione Siracusa, Anguilla Campaign, Jairo Med, Ghostnet Campaign, Operazione Foca Monaca. Da settembre 2023 la forte collaborazione con le Autorità italiane e lo studio e la dedizione di un nucleo di volontari ha portato alla loro certificazione quali “Guardie Ittiche”, operatori riconosciuti dal sistema giuridico italiano per la tutela e la salvaguardia della fauna ittica.

Durante la conferenza stampa in collaborazione con Green Media Lab sono stati elencati gli importanti traguardi relativi a queste missioni. Li riporto di seguito

L’Operazione SISO nata nel 2018, si avvale di 2 barche, un gommone, un drone per la protezione del delicato ecosistema delle Isole Eolie dalla pesca illegale non documentata e non dichiarata. Lo scorso anno si è registrato un calo del 70% della pesca illegale nelle acque pattugliate dai volontari.

Operazione SISO_210910–Eolian Islands, Sicily, Italy, September 2021

L’Operazione Siracusa vede dal 2014 volontari pattugliare di notte e di giorno le coste dell’area marina protetta del Plemmirio, con l’intento di individuare, documentare e avvisare le forze dell’ordine preposte al fine di cogliere sul fatto i pescatori di frodo. Lo scorso anno grazie a 97 giorni di pattugliamento, ha registrato ben 105 attività legate al bracconaggio, delle quali 35 sono state fermate grazie all’intervento delle Autorità.

Operazione SISO_210910–Eolian Islands, Sicily, Italy, September 2021

Anguilla Campaign punta i riflettori sulle anguille e sulle condizioni che minacciano l’esistenza di questa importante specie, inserita dal 2009 nella Lista Rossa della IUCN e classificata come a rischio critico. Nel 2023 le ore di volontariato dedicate a questa delicata operazione sono state ben 603, portando al rilascio di migliaia di esemplari e al sanzionamento di noti bracconieri.

Anguilla Campaign 23012023_VOLUNTEER_ACTION_PORT

Il Progetto Jairo finalizzato a proteggere la popolazione di tartarughe marine nel Mar Mediterraneo, è attivo dal dal 2017. Durante la stagione estiva 2023 i volontari hanno seguito la nascita di ben 1067 tartarughe e recuperato 7 esemplari adulti in difficoltà, portandoli in breve tempo nei centri di recupero specializzati.

Ghostnet Campaign, nata nel 2022, ha l’obiettivo principale di rimuovere le attrezzature da pesca abbandonate e derivanti nel Mediterraneo, collaborando attivamente con i subacquei professionisti. Nel solo 2023 i sub volontari impegnati in questa campagna hanno liberato il mare da 540 kg di attrezzature da pesca abbandonate e coadiuvato le riprese di un documentario che tratta il tema delle reti derivanti.

La Campagna Foca Monaca è stata istituita nel 2022 per proteggere la Foca Monaca del Mediterraneo, specie classificata nel 2008 “a rischio critico di estinzione”.  Nel 2023, dopo solo 2 anni, i risultati si sono potuti registrare a livello scientifico: è passata da “specie in pericolo di estinzione” a “specie vulnerabile” secondo la lista rossa dell’IUCN.

Ho iniziato a scoprire la subacquea grazie a un libro di mio padre degli anni 50, le foto delle cattedrali sommerse e della vita che le popolano mi hanno fatto innamorare del blu. Oggi il nostro Mare Mediterraneo è il più sovrasfruttato del mondo e la mia missione è di salvarlo perché se muoiono gli oceani moriremo anche noi. Il lavoro dei volontari a terra e la loro campagna di sensibilizzazione nelle scuole è importantissima; grazie al loro impegno riusciamo ad arrivare ai giovani spiegando quanto sia importante il rispetto e la salvaguardia degli ecosistemi. Il problema della pesca illegale e delle conseguenti reti illegali sta mostrando la sua vera dimensione: apocalittica. Da soli non possiamo affrontare questi numeri, nemmeno avessimo 100 navi a disposizione. Ma certo vinceremo uniti e coordinati alle autorità, alla Guardia di Finanza e alla Guardia Costiera in primis. Serve l’aiuto di chi naviga il Mediterraneo, insieme a tutti i supporter privati che ci sostengono per riportare legalità e giustizia negli oceani di tutto il mondo. Metteremo la “prua al Mare” della più grande flotta privata in difesa di quelli che chiamiamo “nostri clienti” e cioè gli abitanti gli oceani” queste le parole del presidente Andrea Morello.

Andrea Morello_President_Sea_Sehepherd_Italia

Andrea Morello, già da bambino era molto sensibile all’argomento: a soli 12 anni denunciò l’uccisione illegale delle balene in una trasmissione di una radio locale. “Un mare soffocato dalla plastica e decimato dalla pesca illegale è un mare che muore. È compito di ognuno di noi contrastare l’illegalità, per far parte del cambiamento necessario alla sopravvivenza degli oceani e di noi esseri umani; è tempo di cambiare la rotta che ci sta portando verso l’estinzione“.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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