Il declino delle risorse idriche sotterranee. Una sfida che molti governi non hanno ancora compreso.
L’acqua sotterranea rappresenta una risorsa vitale per abitazioni, industrie e agricoltura in tutto il mondo. Tuttavia, l’uso incontrollato e insostenibile di questa risorsa, combinato con gli effetti del cambiamento climatico, sta causando un rapido declino dei livelli delle falde acquifere, rendendo queste risorse sempre meno accessibili. Nonostante i satelliti GRACE siano in grado di fornire mappe globali delle tendenze dello stoccaggio dell’acqua sotterranea, la loro risoluzione è spesso troppo bassa per individuare anche i cambiamenti locali o fornire dati utili per la gestione su scala locale.
Per monitorare con precisione i cambiamenti nei livelli dell’acqua sotterranea e le loro conseguenze, è necessario disporre di dati provenienti da reti di pozzi di monitoraggio situati in tutto il mondo. Questi pozzi permettono di rilevare l’intrusione di acqua salata, il cedimento del terreno, il prosciugamento dei pozzi e la riduzione del flusso dei corsi d’acqua, problematiche che sono direttamente collegate alla diminuzione delle risorse idriche sotterranee.
Recentemente, è stata condotta un’analisi su larga scala che ha compilato e analizzato i dati provenienti da circa 170.000 pozzi di monitoraggio distribuiti in oltre 40 Paesi. Questi dati hanno rivelato non solo una significativa diminuzione dei livelli dell’acqua sotterranea in molte aree, ma anche una correlazione tra questi cambiamenti e l’uso del suolo, oltre che con le variazioni climatiche.
Localizzazione delle aree critiche
L’analisi ha permesso di identificare vari “punti caldi” in cui i livelli delle falde acquifere stanno diminuendo rapidamente. Alcune di queste aree si trovano in Spagna, Stati Uniti e Asia, dove i cambiamenti non erano rilevabili dai satelliti GRACE. Questo evidenzia l’importanza di misurazioni in loco per completare i dati globali e fornire una visione più dettagliata delle problematiche legate alla diminuzione delle risorse idriche sotterranee.
La ricerca ha delineato 1.693 sistemi acquiferi e calcolato le tendenze a livello di ciascuna falda idrica. In circa il 36% di questi sistemi, i livelli dell’acqua sono scesi a un ritmo superiore a 0,1 metri all’anno, e in alcuni casi addirittura a oltre 0,5 metri all’anno. Questi dati mettono in evidenza la gravità del problema in molte parti del mondo, dove le risorse idriche sotterranee sono in rapido esaurimento.
Accelerazione del declino
Un aspetto particolarmente preoccupante è l’accelerazione del declino delle falde acquifere nel ventunesimo secolo. In circa il 30% dei sistemi acquiferi analizzati, il ritmo di diminuzione dell’acqua sotterranea è aumentato rispetto agli anni Ottanta e Novanta. Ciò dimostra come le risorse idriche sotterranee stiano scomparendo a un ritmo sempre più rapido, rendendo ancora più difficile il loro recupero.
Gran parte di questa accelerazione è stata attribuita a una diminuzione delle precipitazioni e a un aumento del prelievo di acqua durante i periodi di siccità. La riduzione delle precipitazioni non solo riduce i tassi di ricarica delle falde acquifere, ma aumenta anche la domanda di acqua per scopi agricoli e domestici. In molte regioni aride, come alcune aree del Medio Oriente, la diminuzione delle risorse idriche sotterranee sta diventando una questione critica, con impatti significativi sulle economie locali e sull’ambiente.
Il declino delle risorse idriche sotterranee rappresenta una delle maggiori sfide del nostro tempo, soprattutto in un contesto in cui la domanda di acqua continua a crescere a causa dell’espansione demografica, dell’agricoltura intensiva e dei cambiamenti climatici. Le falde acquifere, spesso considerate risorse infinite e invisibili, stanno invece mostrando segni di cedimento, con conseguenze potenzialmente devastanti per le comunità, gli ecosistemi e le economie globali.
La ricerca e il monitoraggio accurato di questi sistemi sono fondamentali per comprendere la portata del problema e per adottare misure efficaci di gestione. Gli esempi positivi di recupero in alcune regioni ci dimostrano che è possibile invertire la tendenza, ma richiedono una pianificazione oculata e interventi tempestivi. La cooperazione internazionale e l’adozione di tecnologie innovative saranno essenziali per proteggere e ripristinare queste preziose risorse.
Siamo a un bivio: continuare su una strada che porta a un futuro sempre più incerto e instabile, o agire ora, con decisione e responsabilità, per garantire che le risorse idriche sotterranee possano sostenere le generazioni future.