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Solo un terzo delle acque europee è in salute: il report AEA

I dati dell’Agenzia europea dell’Ambiente sullo stato di solute delle acque europee sono preoccupanti. Solo il 37% dei corpi idrici superficiali europei, infatti, ha raggiunto uno stato ecologico “buono” o “elevato”, una misura della salute degli ecosistemi acquatici, ai sensi della Direttiva quadro sulle acque dell’UE e solo il 29% ha raggiunto uno stato chimico “buono” nel periodo 2015-2021.

Nel rapporto dell’AEA si legge che “le acque e gli ecosistemi acquatici europei stanno subendo un grave impatto da parte delle sostanze chimiche, soprattutto a causa dell’inquinamento atmosferico dovuto alla produzione di energia a carbone e dell’inquinamento diffuso da nutrienti e pesticidi provenienti dall’agricoltura. Anche il degrado degli habitat è molto diffuso. Ad aggravare la sfida della protezione degli ecosistemi acquatici c’è il cambiamento climatico, che sta sconvolgendo i modelli meteorologici e aumentando ulteriormente le pressioni sulle risorse idriche e sulla loro gestione”.

Secondo Leena Ylä-Mononen, direttrice esecutiva dell’AEA:”la salute delle acque europee non è buona. Le nostre acque devono affrontare una serie di sfide senza precedenti che minacciano la sicurezza idrica dell’Europa. Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per ripristinare la salute dei nostri preziosi fiumi, laghi, acque costiere e altri corpi idrici e per garantire che questa risorsa vitale sia resiliente e sicura per le generazioni a venire”.

Il rapporto dell’AEA è la più grande valutazione sullo stato di salute dei corpi idrici europei e sono stati messi sotto osservazione più di 120.000 corpi idrici superficiali e 3,8 milioni di km2 di acque sotterranee nell’UE e in Norvegia. Il rapporto si basa sui dati forniti da 19 Stati membri dell’UE. Rappresenta l’85% dei corpi idrici superficiali e l’87% dell’area dei corpi idrici sotterranei dell’UE-27.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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