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Misteriose sfere nere: chiudono le spiagge di Sydney. Allarme per possibile inquinamento da idrocarburi

Delle misteriose sfere nere sono comparse su due spiagge della metropoli australiana: cosa sta succedendo?

Le spiagge di Coogee e Gordons Bay, a Sydney, sono state chiuse al pubblico a causa dell’improvvisa comparsa di centinaia di sfere nere sulla sabbia, sospette di essere un segnale di inquinamento. Secondo le autorità locali, queste sfere, delle dimensioni di un pugno, potrebbero essere il risultato di una contaminazione da idrocarburi, una sostanza comunemente associata a petrolio misto a detriti e acqua.

Spiagge inquinate a Sydney: ecco cosa sta succedendo

Nei giorni scorsi i bagnini hanno segnalato la presenza di questo strano materiale lungo tutta la spiaggia di Coogee. La scoperta ha portato alla chiusura immediata dell’area, con le autorità che hanno successivamente consigliato ai residenti di evitare anche la vicina Gordons Bay, dove fenomeni simili si sono verificati il giorno seguente. Il consiglio comunale di Randwick ha emesso una nota invitando la popolazione a non avvicinarsi alle spiagge coinvolte fino a nuova comunicazione, mentre i funzionari ambientali stanno conducendo delle analisi sui campioni raccolti per determinare con precisione la natura del materiale.

I primi test sembrano confermare che si tratta di inquinanti a base di idrocarburi, simili alle cosiddette “palline di catrame“. Questi agglomerati si formano quando il petrolio entra in contatto con detriti marini e acqua, spesso a causa di fuoriuscite accidentali di petrolio o infiltrazioni. Tuttavia, la conferma definitiva sulla loro origine e composizione è ancora in fase di verifica, con le autorità locali che stanno monitorando la situazione da vicino.

La situazione ha spinto il comune di Randwick a coinvolgere l’Agenzia di Protezione Ambientale (EPA) e Beachwatch NSW per gestire l’emergenza e comprendere le cause di questo inaspettato fenomeno. Al momento, il materiale viene raccolto e rimosso in sicurezza da squadre specializzate, ma il lavoro di pulizia potrebbe protrarsi per diversi giorni.

Nelle ore successive è sorta un’altra preoccupazione: possibile chiazza di petrolio al largo della costa

Un’ulteriore preoccupazione è emersa quando delle moto d’acqua del consiglio comunale hanno individuato una possibile chiazza di petrolio al largo delle coste. Anche se la presenza di un vero e proprio sversamento di petrolio non è stata ancora confermata, questo avvistamento ha rafforzato i timori sulla fonte delle sfere nere. Il sindaco di Randwick ha rassicurato la cittadinanza, spiegando che sono stati ingaggiati esperti di sicurezza ambientale e operatori specializzati nella rimozione dei rifiuti per gestire la situazione secondo i protocolli stabiliti.

Un episodio preoccupante si è verificato anche a Gordons Bay, quando un surfista locale ha avvistato un gabbiano morto, ricoperto da una sostanza nera, galleggiare nelle acque. Questo tragico segno sembra indicare che la situazione potrebbe essere più seria del previsto, nonostante la Port Authority del New South Wales abbia dichiarato di non aver ricevuto segnalazioni di sversamenti da parte delle navi.

Le autorità invitano i cittadini a rispettare le disposizioni

La Ministra dell’Ambiente dello stato ha dichiarato che l’EPA sta lavorando insieme ad altre agenzie governative e a esperti forensi per identificare con esattezza la composizione delle sfere, il loro punto di origine e i possibili rischi per la salute pubblica e l’ambiente. Anche se le indagini sono ancora in corso, l’ipotesi principale rimane quella delle palline di catrame, che si formano quando il petrolio, disperso nell’acqua, si aggrega con i detriti.

Le spiagge di Coogee e Gordons Bay resteranno chiuse fino a nuova comunicazione, con ulteriori monitoraggi e operazioni di bonifica già in atto. Le autorità invitano tutti i bagnanti a rispettare le direttive di sicurezza e a evitare il contatto con il materiale fino a che non sarà completamente rimosso e smaltito.

Questo incidente conferma, purtroppo, come la salute dei cittadini di tutto il mondo sia spesso esposta a rischi enormi dovuti all’incuria e alla disattenzione da parte di aziende che inquinano senza preoccuparsi degli effetti gravemente nocivi sul Pianeta, sulle persone e sulla flora e fauna locale.

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