Territorio

Groenlandia, il nuovo aeroporto aumenterà il turismo tra opportunità e rischi

Il nuovo aeroporto in Groenlandia, inaugurato giovedì scorso, collegherà direttamente la capitale Nuuk a capitali internazionali, aprendo il territorio ad un aumento del turismo internazionale, tra ottimismo e preoccupazione.

Il primo volo internazionale proveniente da Copenaghen è atterrato giovedì 28 novembre a Nuuk tra gli applausi dei passeggeri e del ministro degli esteri danese, a bordo per l’occasione.

Da giugno l’aeroporto offrirà un volo diretto di sole 4 ore che collegherà l’aeroporto internazionale di Newark Liberty nel New Jersey a Nuuk, l’insediamento più popoloso del territorio autonomo danese. Si tratterà del primo collegamento diretto con gli Stati Uniti, e quindi l’inizio di una nuova era per la Groenlandia.

L’anno prossimo è previsto infatti un raddoppio del numero di posti disponibili da e per la Groenlandia: tra aprile e agosto dell’anno scorso le compagnie aeree hanno gestito voli con un totale di 55 mila posti, mentre l’anno prossimo se ne prevedono 105 mila.

Inoltre, altri due aeroporti entreranno in funzione entro il 2026: parliamo di aeroporti che collegheranno Ilulissa, nella parte occidentale del territorio, e Qaqortoq, più a sud.

groenlandia aeroporto

Con il nuovo aeroporto, la Groenlandia si prepara all’aumento del turismo internazionale

Le comunità locali però sono preoccupati per l’aumento del turismo nella loro terra. Circa l’89% della popolazione è Inuit groenlandese. Nonostante ci sia ottimismo per un aumento del turismo, non mancano i dubbi e perplessità per il rischio che questo possa causare alla bellezza di uno dei pochi territori rimasti ancora incontaminati. Una bellezza pura, che potrebbe essere capitalizzata e sfruttata da aziende straniere.

Per evitare questo sfruttamento da parte di aziende straniere, il governo ha approvato una controversa legge sul turismo che entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio. La Groenlandia verrà classificata in aree (verdi, gialle e rosse) in modo da limitare l’accesso a quelle più sensibili e proteggere i delicati ecosistemi, già provati dalla crisi climatica, i siti del patrimonio culturale e le tradizionali riserve di caccia.

La legge prevede inoltre che le attività turistiche debbano avere una licenza, rilasciata solo a chi è registrato e paga le tasse sul suolo Groenlandese, con requisiti di proprietà in parte groenlandesi, per le srl.

La legge, se da un lato garantisce che ciò che viene fatto e costruito in Groenlandia, resti in parte alla Groenlandia, dall’altro espone al rischio di intaccare ciò che è stato costruito finora, e deludere i turisti americani in cerca di attività e servizi di un certo livello.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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