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Docce estive (e non solo): perché la tenda si attacca alle gambe?

Estate, caldo, doccia, magari con la tendina in plastica che si attacca irrimediabilmente alle gambe. Come mai? Risponde la scienza!

La doccia rinfrescante è uno dei massimi piaceri della stagione estiva, soprattutto durante un’ondata di caldo. Ma a guastare questo attimo di pace potrebbe esserci una tendina in plastica ostinata ad attaccarsi alle nostre gambe, nonostante si provi ad evitarla stringendosi in un angolo del box doccia. La scienza – in particolare la fisica dei fluidi –  è riuscita a spiegare il perché di questo fastidioso fenomeno, analizzando le forze che agiscono sul tendaggio.

Mistero svelato grazie alla dinamica computazionale dei fluidi

Ad occuparsi di questo enigma è stato David Schmidt, docente di meccanica all’Università del Massachusetts, che è riuscito a dare una risposta ricostruendo una tenda virtuale con i modelli numerici «Non è stato facile» spiega il ricercatore «questo problema è stato posto molte volte, ma fino ad oggi ci si era accontentati di fornire spiegazioni teoriche». Per ricostruire virtualmente il movimento della tendina Schmidt ha lavorato due settimane durante il suo tempo libero su un software appositamente modificato, che applica la dinamica computazionale dei fluidi: l’area della doccia è stata divisa in 50.000 piccole sezioni per analizzarne il comportamento nel momento in cui l’acqua comincia a scorrere, simulando una doccia di 30 secondi. Ma andiamo per ordine.

Un gioco di pressioni

Pensando a questo fastidioso problema, la prima spiegazione che viene in mente si basa su un gioco di pressioni: il getto di aria calda fa aumentare la temperatura dell’aria nella doccia, riducendone la densità. Di conseguenza la pressione sul lato interno della doccia sarà inferiore rispetto la pressione esterna, provocando lo spostamento della tenda proprio verso le nostre gambe. Il mistero sembra spiegato, ma solo a metà: perché questo fastidioso inconveniente accade anche sotto una doccia fredda?

Effetto Bernoulli

L’effetto Bernuolli potrebbe essere la risposta tanto attesa, affermando che l’aumento della velocità di un fluido (in questo caso il moto verso il basso dell’aria interna alla doccia) ne diminuisca la pressione, attirando la tenda verso l’interno.

Effetto del vortice orizzontale

Ma la simulazione del Professor Schmidt ha dimostrato qualcosa in più: il getto verso il basso della doccia alimenta un vortice con asse perpendicolare alla superficie della tenda (un po’ come un tornado orizzontale). Questa regione di bassa pressione è ciò che attira la tenda nella doccia.

Premio Ig Nobel: quelle scoperte che prima fanno ridere e poi fanno pensare

Curiosità: David Schmidt ha vinto il premio Ig Nobel per la fisica nel 2001 per la sua parziale spiegazione dell’effetto tenda da doccia. Il premio Ig Nobel viene assegnato annualmente a dieci ricercatori autori di ricerche “strane, divertenti, e perfino assurde”, quel tipo di lavori improbabili che “prima fanno ridere e poi danno da pensare”. Lo scopo dichiarato del riconoscimento è “premiare l’insolito, l’immaginifico, e stimolare l’interesse del pubblico generale alla scienza, alla medicina, e alla tecnologia”. I vincitori sono selezionati in base ad articoli pubblicati anche su riviste scientifiche autorevoli.

Serena Giacomin

Fisica, con specializzazione in Fisica dell’Atmosfera. Meteorologa certificata di Meteo Expert, climatologa e presidente dell’Italian Climate Network, il movimento italiano per il clima. Conduce le rubriche meteo in onda sui canali Mediaset e tramite le principali radio nazionali. Oltre alle attività di analisi previsionale, è impegnata nel Progetto Scuole per portare meteo e clima tra i banchi dei bambini e dei ragazzi. Autrice del libro ‘Meteo che Scegli, Tempo che Trovi’.

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