“M’illumino di meno”: oggi l’edizione 2020 dell’iniziativa nata per ridurre il consumo energetico
Attenzione puntata quest'anno sugli alberi: ne verranno piantati 500mila tra Torino e Bari
Una giornata per sensibilizzare il mondo nei confronti del risparmio energetico. Una giornata per ricordare a tutto il Pianeta che ridurre al minimo i consumi di energia porta benefici diretti non soltanto all’ambiente che ci circonda ma anche, e in modo assolutamente diretto, all’uomo. “M’illumino di meno” è la simbolica iniziativa finalizzata appunto a una profonda sensibilizzazione verso il risparmio energetico partita nel 2005 grazie alla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio2. Il nome, naturalmente, deriva dai famosissimi versi del poeta Giuseppe Ungaretti, “M’illumino/ d’immenso”. Da 15 anni la giornata si tiene nella seconda parte di febbraio, talvolta a inizio marzo (l’idea è di commemorare il Protocollo di Kyoto (il trattato internazionale in materia ambientale riguardante il surriscaldamento globale, entrato in vigore il 16 febbraio 2005).
L’edizione 2020 ha luogo proprio oggi, venerdì 6 marzo. La campagna invita il pubblico a ridurre al minimo il consumo energetico, spegnendo il maggior numero di dispositivi elettrici non indispensabili. Inizialmente rivolta ai soli cittadini, è stata accolta con successo dapprima a livello locale, con adesioni da parte dei singoli comuni. Successivamente, l’iniziativa è stata accolta addirittura dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, ricevendo poi il patrocinio del Ministro dell’ambiente. Nel 2008 Hans-Gert Pöttering, allora presidente del Parlamento Europeo, ha riconosciuto l’iniziativa come un “evento che ha un valore simbolico ed un effetto tangibile“. Numerosissime e illustri le adesioni ricevute finora da “M’illumino di meno”. A partire da importanti monumenti italiani, che hanno deciso di spegnere le loro luci e restare, appunto, al buoi: tra questi, il Duomo di Milano, il Colosseo, l’Arena di Verona, Piazza San Marco a Venezia. All’estero sono state spente le luci della Torre Eiffel a Parigi, della Custom House a Dublino e del Foreign Office a Londra. Anche le scuole italiane (oggi, tuttavia, chiuse a causa del coronavirus), dal 2015 partecipano all’evento su invito del Ministero dell’Istruzione. Eclatanti i risultati ottenuti da questa manifestazione nel corso degli anni. Benché di breve durata, l’iniziativa ha ottenuto un effettivo risparmio di energia. In base ai dati riportati da Terna, la società responsabile della trasmissione di energia elettrica in Italia, nei minuti successivi alla messa in atto dell’iniziaitva si è verificato un sensibile calo dei consumi energetici: nel 2007 si sono consumati 300 MW in meno di energia, nel 2008 si è registrata una riduzione di addirittura 400 MW.
L’edizione 2020, in particolare, è diventata la “Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili” poiché, oltre a invitare a ridurre il consumo energetico, pone al centro l’importanza degli alberi. La pianta, dunque, quale strumento naturale per ridurre l’inquinamento atmosferico da anidride carbonica e rallentare il riscaldamento globale. Come sappiamo, gli alberi si nutrono di anidride carbonica, filtrano poi le sostanze inquinanti e contrastando inoltre l’erosione del suolo. Gli alberi: il vero baluardo naturale che abbiamo oggi per difendere il nostro Pianeta. Ambizioso il progetto messo in essere dall’edizione 2020 di “M’illumino di meno”: piantare un filare di 500.000 alberi che idealmente unisca Pino Torinese (Torino) ad Alberobello (Bari). Un gesto che sicuramente non avrà soltanto una valenza simbolica, ma darà una spinta concreta verso la cura e il rispetto dell’ambiente che ci circonda.