COP27, i leader si impegnano per salvare le foreste del Pianeta
Nel contesto dei negoziati dell’ONU sul clima (COP27) i leader di 26 Paesi e l’Unione Europea hanno lanciato la Forests and Climate Leaders’ Partnership (FCLP) con l’obiettivo di adempiere allo storico impegno preso alla COP26 di Glasgow, ossia fermare e invertire la perdita di foreste e il degrado dei territori entro il 2030.
Nel 1960 le foreste del pianeta equivalevano a 1,4 ettari per ogni persona, nel 2019 siamo arrivati ad appena 0,5 ettari. In 60 anni ogni abitante della Terra ne ha perso più del 60 per cento. La perdita di superficie forestale non solo mette a rischio la vita di migliaia di specie animali, alterando gli ecosistemi, ma gradualmente erode lo stato di salute delle foreste stesse che stanno perdendo la loro capacità di ripresa dopo eventi come siccità e disboscamento.
L’FCLP, co-presieduto da Stati Uniti e Ghana, offrirà quindi un modo per rafforzare la cooperazione sulla realizzazione degli impegni presi a Glasgow, per scalare l’ambizione e per trovare soluzioni innovative ai problemi in corso. I donatori pubblici hanno già speso 2,67 dei 12 miliardi di dollari che i governi hanno promesso nell’arco di 5 anni per proteggere, ripristinare e gestire in modo sostenibile le foreste. Alla COP27, inoltre, i donatori pubblici e privati si sono impegnati a mobilitare altri 4,5 miliardi di dollari per portare avanti questi sforzi. Nell’ambito della coalizione LEAF (Lowering Emissions by Accelerating Forest finance) è stato destinato un aumento del 100% dell’importo totale dei finanziamenti per l’acquisto di crediti di carbonio di riduzione delle emissioni ad alta integrità.
La “Forest and Climate Leaderships Partnership” si articola in 6 aree di intervento: innanzitutto si occupa di controllare che gli impegni finanziari in questo ambito vengano mantenuti e che i progetti che distruggono le foreste vengano interrotti. La FCLP si impegna poi nell’aumentare i finanziamenti nature-positive, ossia con impatto positivo sull’ambiente, nel supporto alle popolazioni indigene, nel rafforzare i mercati del carbonio in modo da permettere ai Paesi “polmone verde” del Pianeta di raggiungere i propri obiettivi climatici.
“È profondamente incoraggiante – spiega Craig Hanson, amministratore delegato dei programmi presso il World Resources Institute- che il nuovo finanziamento annunciato oggi metta i paesi sulla buona strada per adempiere all’impegno di destinare 12 miliardi di dollari a programmi legati alle foreste in un periodo di 5 anni. Celebriamo in particolare un nuovo generoso impegno finanziario di un miliardo di euro a favore delle foreste e della natura annunciato dal Cancelliere tedesco Scholz. Questa nuova partnership sarà anche un mezzo importante per i paesi e le altre parti interessate per collaborare alla realizzazione dei loro audaci impegni forestali e combattere la crisi climatica”.
La nuova leadership del Brasile sicuramente è una buona notizia, e lo hanno sottolineato anche il Cancelliere Tedesco, Olaf Scholz, e l’inviato speciale del clima degli Stati Uniti, John Kerry.
Nell’ambito del FCLP alcuni Paesi alla COP27 hanno annunciato impegni ancora più ambiziosi. E’ il caso della Germania che vuole raddoppiare i fondi dedicati alla protezione delle foreste, con 2 miliardi di euro nei prossimi 3 anni. Anche il Regno Unito ha annunciato di voler dedicare alla protezione delle foreste 1,5 miliardi di sterline nei prossimi 5 anni, destinandone circa un quarto alla protezione della foresta in Indonesia e un altro quarto a quella Amazzonica.
Leggi anche:
Crisi energetica, se la corsa al gas divora gli sforzi per il clima COP27, loss and damage: a che punto siamo rispetto ai danni climatici? |