Coronavirus, dall’ONU l’appello: «i soldi dei contribuenti non finanzino l’inquinamento»
Sulla stessa linea Angela Merkel: «i programmi di recupero tengano sempre d'occhio il clima»
Il segretario generale dell’ONU António Guterres ha detto che, con le politiche che saranno messe in atto per uscire dalla crisi del Coronavirus, i governi non dovrebbero utilizzare il denaro dei contribuenti per finanziare le società di combustibili fossili e le industrie inquinanti. Al contrario, ha sottolineato Guterres, dovrebbero essere pensati dei pacchetti di salvataggio economico per le imprese che riducono le emissioni di gas serra e creano posti di lavoro sostenibili.
Il segretario generale dell’ONU è intervenuto in un incontro virtuale di oltre 30 governi sulla crisi climatica, il Petersberg Climate Dialogue, e parlando delle misure da adottare dopo la pandemia del Coronavirus ha affermato che «laddove il denaro dei contribuenti viene utilizzato per salvare le imprese, deve creare posti di lavoro verdi e una crescita sostenibile e inclusiva». I soldi dei contribuenti, ha aggiunto Guterres, non devono salvare le industrie obsolete, inquinanti e ad alta intensità di carbonio».
L’incontro, che si è concluso martedì, era guidato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha fatto suo l’appello di Guterres: «è importante – ha sottolineato – che i programmi di recupero tengano sempre d’occhio il clima. Non dobbiamo evitare il clima, ma investire nelle tecnologie climatiche».
Il segretario dell’ONU ha chiesto ai governi anche un maggiore impegno per la riduzione delle emissioni e investimenti più corposi. «I fondi pubblici dovrebbero investire nel futuro confluendo in settori e progetti sostenibili che aiutino l’ambiente e il clima – ha detto -. I sussidi per i combustibili fossili devono finire e il carbonio deve avere un prezzo in modo che gli inquinatori paghino il loro inquinamento».
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