Consob contro il Greenwashing, al via un’analisi dei criteri usati per valutare la sostenibilità
L'autorità italiana per la vigilanza dei mercati finanziari ha detto che analizzerà le metodologie e i criteri usati per rilasciare i rating di sostenibilità «per prevenire fenomeni di greenwashing a tutela degli investitori»
La Consob ha annunciato che, per contrastare il fenomeno del greenwashing, in costante crescita, avvierà un’analisi dei criteri che vengono usati nel mondo Esg (Environmental, Social and Governance, sono i criteri che misurano la sostenibilità degli investimenti).
«La Consob intende avviare da subito un’analisi comparata delle metodologie e dei criteri attualmente utilizzati per rilasciare i rating di sostenibilità, per prevenire fenomeni di greenwashing a tutela degli investitori», si legge nella relazione annuale stilata dall’authority.
Come spiega Il Sole 24 Ore, l’authority italiana che vigila sui mercati finanziari ha fatto sapere che avvierà un’analisi comparata sui criteri e le metodologie utilizzate nel settore della sostenibilità, con un’attenzione particolare per le agenzie di rating, i data provider e i produttori di benchmark. Al momento c’è infatti confusione e incertezza sul fronte delle informazioni non finanziarie: «I lavori anche internazionali per pervenire a metriche e standard di disclosure convergenti in materia di sostenibilità stanno accelerando – osserva la Consob -, ma non sono ancora giunti a definire una cornice completa e unitaria».
Resta alto dunque il rischio di greenwashing, soprattutto in anni in cui anche il mondo della finanza assiste a una crescita davvero notevole dell’attenzione verso i temi legati alla sostenibilità, con gli investitori che guardano sempre di più al mondo Esg.
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Si può definire, in italiano, come un ecologismo o un ambientalismo “di facciata”, dietro il quale si celano azioni e comportamenti che vanno in una direzione opposta. Il dizionario di Cambridge lo descrive come “il far credere alle persone che la tua azienda sia impegnata nella protezione dell’ambiente più di quanto non lo sia in realtà”.