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Emissioni di CO2 in Cina in calo per la prima volta dopo il lockdown

Le emissioni di CO2 della Cina sono calate per la prima volta dopo l’impennata post-lockdown: nel terzo trimestre del 2021, le emissioni di anidride carbonica sono calate dello 0,5% rispetto all’anno scorso. Lo rivela una analisi di Carbon Brief.

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Il calo delle emissioni è netto se consideriamo che dopo la fine del lockdown hanno avuto una impennata di circa il 9% nel primo semestre dell’anno (con un picco massimo di +14,2% nel primo trimestre del 2021). Il trend in calo, secondo i dati preliminari probabilmente proseguirà anche nel trimestre successivo, con una diminuzione più accentuata a settembre e ottobre.

Emissioni di CO2 in calo in Cina: i motivi

Le attività nell’industria pesante e nell’edilizia dopo la fine del lockdown per la pandemia di Covid-19 hanno contribuito ad un forte aumento delle emissioni tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, il più alto su base annuale nell’ultimo decennio.

Il calo delle emissioni dell’ultimo trimestre, alla luce dell’aumento forte riscontrato nei trimestri precedenti, risulta infatti ancora più estremo. Secondo l’analisi le emissioni sono crollate per due motivi principali: innanzitutto c’è stato un calo della domanda di materiali per l’edilizia, precipitata a causa del crollo del mercato immobiliare, e poi per la crisi del carbone, tuttora in atto.

Il rallentamento del mercato immobiliare è ricaduto su quello dell’edilizia e quindi sulla produzione di cemento e acciaio, i due settori a più alte emissioni dopo quello dell’energia elettrica prodotta dal carbone. Cemento e acciaio hanno subito una impennata notevole nella prima metà del 2021, con un aumento rispettivamente del 14% e 12%.

A settembre, secondo le prime stime, le emissioni di CO2 sono calate del 2,3%, mentre ad ottobre potrebbero essere calate ancora di più a causa del calo proveniente dall’acciaio greggio (-23%) e dal cemento (-17%).

Aumentano gli investimenti in tecnologie low-carbon e la produzione di auto elettriche

Come effetto delle nuove politiche climatiche, la Cina sta aumentando anche gli investimenti in tecnologie low-carbon, il solare, il nucleare, l’eolico e l’uso di veicoli elettrici. Nei primi 9 mesi del 2021 sono stati installati impianti capaci di produrre 26 GW dal solare e 16 GW dall’eolico (+37% e + 33% rispetto all’anno scorso), Gli investimenti in energia solare sono aumentati del 27% e quelli nel nucleare del 52%.

Anche la produzione di auto elettriche sta aumentando vertiginosamente: rispetto all’anno scorso è aumentata dal 160%, con una produzione complessiva nei primi 10 mesi dell’anno di ben 2,7 milioni di vetture (il 13% del totale delle auto elettriche prodotte nel mondo nel 2021).

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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